Licata, muore schiacciato da balla fieno

Redazione
Licata, muore schiacciato da balla fieno

Licata, muore schiacciato da balla fieno. Schiacciato da una balla di fieno di circa 300/400 chili. E’ morto così Rosario Gioacchino Savaia, 57 anni, di Licata, in provincia di Agrigento.

L’uomo, dopo l’incidente sul lavoro verificatosi nel fienile dell’azienda agricola intestata alla madre, è arrivato in fin di vita al pronto soccorso dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso dove i medici non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Delle indagini si sta occupando la polizia.

Il cordoglio del sindaco

È una morte che mi segna particolarmente, anche perché mio padre, agricoltore, tanti anni fa rimase vittima di un incidente sul lavoro in campagna, che lo costrinse alla paralisi per il resto della vita. Comprendo bene, perciò, il dolore della famiglia dell’agricoltore licatese, arrivato proprio in un giorno in cui si fa festa. I valori del lavoro, della famiglia, della vita, debbono rimanere la nostra bussola per continuare il cammino”.

Lo dice il sindaco di Licata Pino Galanti, che aggiunge: “Stringo in un ideale, forte, abbraccio, tutti i familiari dello sfortunato agricoltore deceduto. Stava dando da mangiare agli animali, dimostrando straordinario attaccamento – conclude il sindaco – al proprio lavoro”.

Oltre mille donazioni per riportare in Sicilia i ragazzi uccisi in Inghilterra e in Germania

Oltre mille donazioni, raccolti più di 27 mila euro per il trasferimento delle salme e per le esequie dei quattro ragazzi assassinati in due tragiche vicende – in Inghilterra e in Germania – che hanno gettato nel dramma le famiglie poco prima di Natale.

Christian Zoda, di origini messinesi 23 anni, e Sandra Quarta, pugliese 20 anni, sono stati uccisi ad Albstadt, cittadina di 45 mila abitanti a circa 100 Km a sud di Stoccarda. Per il duplice omicidio è stato arrestato Michele Quarta, 52 anni, zio di Sandra.

E’ stato lui a fare ritrovare alla polizia il cadavere della nipote, seppellito nel giardino di casa. L’uomo è accusato di avere poi sparato e ucciso Christian, davanti al ristorante Viva La Mamma, dove il ragazzo lavorava.

Christian il giorno prima aveva scritto un appello sulla sua pagina Facebook per raccogliere informazioni sulla Scomparsa dell’amica Sandra.  Nino Calabrò, 25 anni, e Francesca Di Dio, 20 anni, entrambi messinesi, erano fidanzati.

La ragazza aveva raggiunto il giovane a Thornaby, sulla riva ovest del fiume Tess nella contea dello Yorkshire in Inghilterra, dove viveva e lavorava. Calabrò faceva il croupier.

I due ragazzi sono stati massacrati a colpi di martello. Per il duplice delitto è stato arrestato un ragazzo palermitano di 21 anni, Andrea Cardinale: era coinquilino di Calabrò, e come lui faceva il croupier.

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