Lino Banfi e il suo rapporto con Papa Francesco

Redazione
Lino Banfi e il suo rapporto con Papa Francesco
Lino Banfi

Lino Banfi, un attore amato da tutti, si confessa sul suo rapporto speciale con Papa Francesco. Non siamo solo di fronte a una semplice amicizia tra un attore e il pontefice, ma a una connessione sincera che li unisce in modo unico. Le prove sono le foto che abbiamo visto sul web, in cui Lino e il Papa appaiono uniti da un sorriso complice.

Ma non è tutto qui

Lino Banfi svela al Corriere della Sera che il loro legame va oltre le formalità delle udienze ufficiali. “Ogni tanto mi chiama. E io gli racconto gli episodi più divertenti e tristi della mia vita. Il mio desiderio è sempre stato quello di far sorridere e piangere insieme. Come segno della nostra amicizia, gli ho chiesto questa foto. Lui ha abbandonato il suo bastone e si è appoggiato a me”.

Non sono solo i momenti con Papa Francesco a segnare la vita di Lino Banfi

Nel corso degli anni, l’attore ha avuto modo di incontrare personaggi di spicco della politica italiana. Uno di questi è Totò, a cui Lino è stato presentato all’inizio della sua carriera. “Il mio mentore Graziano Jovinelli mi mandò da Totò con una lettera. Naturalmente, ho aperto quella lettera nascosta nel vapore e ho letto cosa scriveva di me. Praticamente mi concedeva una sorta di ‘laurea’ per il mio talento e la mia padronanza dei congiuntivi.

Totò mi chiese come mi chiamassi e io risposi Pasquale Zagaria, in arte Lino Zaga. Ma Totò mi fece cambiare il cognome. ‘Abbreviare il nome è bene’, mi disse, ‘guarda il mio caso, mi chiamo Antonio. Ma abbreviare il cognome porta sfortuna‘”. Lino Banfi ha incontrato anche importanti figure politiche come Bettino Craxi e Aldo Moro.

Con Craxi, l’incontro fu fugace, ma lasciò un segno nel cuore di Lino: “Mi sono sempre interessato all’uomo, non solo alla politica. Mi piace Veltroni, non solo perché si chiama Walter come mio figlio. Quando si candidò a sindaco di Roma, lo accompagnai nei centri anziani. Mi piaceva anche Craxi. Lo incontrai in un ristorante milanese, lui stava con Berlusconi che ci presentò. Nonostante le mie scappatelle sul set, Craxi fu gentile e baciò mia moglie. Un vero signore“.

Aldo Moro, invece, ebbe un incontro più teso con Lino Banfi, che gli propose una battuta ironica sui suoi spettacoli. Moro sorrideva, ma gli chiese di non ripetere quella battuta. Lino Banfi non dimentica di sottolineare l’importanza della sua amata moglie, Lucia Zagaria. Nonostante le difficoltà economiche e i debiti che li affliggevano all’inizio della loro vita insieme. Lucia spingeva Lino a seguire il suo sogno di diventare attore

“Quando nacque nostra figlia Rosanna, eravamo in una situazione economica disperata. All’asilo mi dicevano di farla mangiare carne per non diventare rachitica. Questa parola mi fa ancora rabbrividire. Così cercai aiuto da Iannuzzi, un senatore di Canosa. Mi trovò un lavoro in banca come fattorino, con la possibilità di essere promosso a usciere. Ma Lucia mi fermò. Non voleva vedermi infelice. E mi disse che avrei dovuto realizzare il mio sogno di diventare attore. Mi rassicurò che sarebbe stata sempre al mio fianco”.

Lino racconta con amore l’importanza di Lucia, fino all’ultimo giorno in cui si sono baciati, e di un segnale speciale che hanno concordato per riconoscersi nell’altra vita. In conclusione, Lino Banfi ci regala un quadro di relazioni umane, ricco di incontri importanti e legami speciali.

Un attore famoso che, nonostante la sua notorietà, non dimentica le persone che ha incontrato lungo il suo cammino. Un uomo che ha sempre cercato di far sorridere gli altri, ma che ha anche amato profondamente e ha condiviso i suoi momenti più tristi. Un uomo che, oltre a far ridere, ha anche fatto piangere insieme a coloro che ha amato.

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