Lino Banfi e la commovente lettera: “Voglio morire così…”
Lino Banfi e la commovente lettera: “Voglio morire così…”. Stavolta le parole di Lino Banfi non fanno ridere, ma sono strazianti. L’attore pugliese, da sempre sul piccolo schermo con film e fiction
Torna a parlare di Lucia, sua moglie, affetta da una malattia da alcuni anni. Lino si sta dedicando tantissimo a lei. “Ho chiesto a Papa Francesco di farmi morire insieme a mia moglie, mano nella mano”, racconta a Fanpage.
Il nonno d’Italia Lino Banfi, insomma, rivela di aver scritto una lettera a Papa Francesco esprimendo il desiderio di sua moglie Lucia Zagaria. La storia d’amore tra Lino Banfi e Lucia inizia tantissimi anni fa, nelle strade di Canosa di Puglia (il paese d’origine di entrambi).
Lei parrucchiera, lui aspirante attore. Talentuoso e determinato. Il matrimonio viene celebrato all’alba in una piccola chiesa del paese nel 1962. I due, subito dopo, vanno via. Lino Banfi e Lucia non avrebbero mai immaginato il grande successo al cinema e in tv.
“Questi grandi amori sono calcestruzzo che diventa una casa antisismica, non si demolisce più” raccontò l’attore. Lucia Zagaria si è ammalata di Alzheimer e Lino Banfi le è stato sempre vicino. Senza lasciarla sola un attimo.
La lettera al Papa viene pubblicata dal settimanale Intimità. “Ho chiesto al Santo Padre quello che mi hai chiesto di chiedere precisamente. Gli ho raccontato il tuo desiderio, quello di andarcene insieme, nello stesso momento
Tenendoci per mano come abbiamo fatto sempre nella nostra vita“, racconta l’attore. Non è la prima volta che, a cuore aperto, parla della malattia di sua moglie. E lo fa con le lacrime agli occhi. Un grande amore, unico.
Lino Banfi fa un bilancio sulla sua carriera: “Non rinnego niente”
Guardando al passato, invece, l’attore pugliese si dice fiero ed orgoglioso di tutta la sua carriera, iniziata molti anni fa e che gli ha dato moltissime soddisfazioni. Non rinnega nulla e rifarebbe tutto anche le cosiddette commedie sexy
Tuttavia, se tornasse indietro c’è una cosa che non rifarebbe, il personaggio del cugino gay del prete in Dio li fa e poi li accoppia. Lino Banfi ha confessato: “Era un personaggio troppo sopra le righe, decisamente esasperato. Oggi, con la sensibilità che abbiamo maturato su questi argomenti, sarebbe un ruolo improponibile. Però non lo rinnego perché era figlio di quell’epoca.”
Raffaele De Filippis