Lockdown Covid ad Arzano. La rivolta in strada

Redazione
Lockdown Covid ad Arzano. La rivolta in strada

Lockdown Covid ad Arzano. La rivolta in strada. Un presidio composto da commercianti e cittadini ha bloccato questa mattina, 15 ottobre, la rotonda di Arzano, principale snodio viario del comune della provincia di Napoli.

Il motivo della protesta è il provvedimento adottato dal commissario prefettizio Maria Pia De Rosa, che dopo i 200 contagi da coronavirus ha imposto la serrata di tutte le attività. Lo striscione dei manifestanti: “Il Covid vi ha dato alla testa”

Un gruppo composto da cittadini e commercianti ha bloccato oggi 15 ottobre, la rotonda di Arzano, uno dei principali snodi della viabilità del comune della provincia di Napoli e di tutta l’area Nord. La protesta, pacifica, è partita alle prime ore di oggi e il presidio sta causando gravi disagi alla circolazione.

Il motivo è nel provvedimento emesso ieri dal commissario prefettizio Maria Pia De Rosa, che ha imposto il lockdown sul territorio comunale in seguito all’aumento di contagi da coronavirus.

Il numero è arrivato a 200 positivi. Così si è deciso per la serrata di tutte le attività.  La rotonda è stata bloccata anche con sacchi della spazzatura che impediscono il passaggio delle automobili.

Lockdown ad Arzano, chiuse tutte le attività

Il lockdown era stato chiesto dall’Asl e varato dalla Prefettura di Napoli sentita la commissione prefettizia (dal febbraio 2019 ad Arzano c’è il commissario).

Le disposizioni prevedono la chiusura di tutti i negozi, ad eccezione di quelli di beni di prima necessità, ma non ci sono limitazioni agli spostamenti dei singoli cittadini.

Chiusi anche scuole e cimitero e sono sospese tutte le manifestazione ed eventi pubblici, il mercato settimanale, le attività sportive e dei centri anziani. L’ordinanza, la numero 36 pubblicata nel tardo pomeriggio di oggi, entra in vigore dalla mezzanotte di ieri 14 ottobre e e sarà valida fino 23 ottobre compreso.

“In queste condizioni non esiste un vero lockdown, quindi i cittadini si spostano negli altri paesi per gli acquisti – spiega a Fanpage.it Giovanni Di Giorgio, presidente dell’Aspecon, l’associazione commercianti di Arzano – “

“Noi chiediamo una riapertura con regole ferree. Che possano servire realmente ad arginare il contagio. Oppure un lockdown vero, quindi fermare anche la libertà di circolazione e chiudere tutto il territorio comunale. Quella attuale è una via di mezzo che penalizza soltanto i commercianti”. Leggi anche qui 

Nel pomeriggio, i manifestanti anti-lockdown hanno esposto due striscioni. Il primo con la scritta “Il Covid vi ha dato alla testa” e il secondo “Fase 3: tirate fuori prima i soldi e poi chiudete tutto anche un anno intero” Fanpage

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