Lombardia verso zona rossa, Fontana: “Punizione che non meritiamo”

Redazione
Lombardia verso zona rossa, Fontana: “Punizione che non meritiamo”

Lombardia verso zona rossa, Fontana: “Punizione che non meritiamo”. Arriva un’altra conferma del fatto che la Lombardia si avvii a diventare zona rossa col monitoraggio della Cabina di regia in programma oggi.

A fornirla è direttamente il presidente della regione, Attilio Fontana, che a margine di un evento che si è tenuto questa mattina a Concorezzo, in provincia di Monza e Brianza, ha detto di aver avuto una conversazione telefonica col ministro della Salute Roberto Speranza.

“Ho appena parlato con il ministro Speranza – ha detto il governatore leghista -, è una punizione che la Lombardia non si merita. Mi ha detto che farà fare ancora dei controlli”. Proprio per non punire la Lombardia.

Sono sempre più flebili dunque le possibilità che la Lombardia possa restare nella fascia arancione di rischio, in cui si trova dallo scorso lunedì. Evidentemente i parametri relativi all’epidemia di Covid-19, che lo stesso Fontana aveva detto essere peggiorati, determineranno l’inserimento nella fascia di rischio più alta.

La decisione

Il ministro della Salute Roberto Speranza, quindi, con molta probabilità, firmerà l’ordinanza che potrebbe inserire la Regione nella fascia più critica, ordinanza che poi potrebbe entrare in vigore già domenica 17 gennaio.

In tal caso, la permanenza della Lombardia in zona rossa dovrebbe durare quindici giorni. Al termine di questo lasso di tempo, e se i dati e gli indicatori lo consentiranno, la Regione potrebbe tornare a essere arancione.

Come cambieranno gli spostamenti in zona rossa

Con l’entrata nell’area di massimo rischio e con l’entrata in vigore del nuovo Dpcm cambieranno nuovamente le regole per tutto il territorio lombardo. Molte le restrizioni a cui saranno soggetti i cittadini.

In questi quindici giorni, sarà vietato spostarsi all’interno del proprio Comune se non per comprovate esigenze di necessità, salute e lavoro. Per muoversi sarà quindi indispensabile munirsi di autocertificazione.

Resta comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Relativamente agli spostamenti, la deroga più importante riguarda la visita a parenti e amici.

Anche in zona rossa, sarà possibile spostarsi in un’abitazione privata, nel rispetto del coprifuoco nazionale che rimarrà tra le 5 e le 22 di sera. Potranno muoversi massimo due persone che potranno portare con loro anche i figli minori di 14 anni, le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.

Chiusi i negozi e divieto d’asporto dopo le 18 per i bar

In zona rossa chiuderanno tutti i negozi che non vendono beni di prima necessità. Rimarranno infatti aperti i supermercati, le farmacie e parafarmacie, le edicole, i tabaccai e i negozi che vendono prodotti alimentari.

In Lombardia rimarranno chiusi bar e ristoranti, ma in base a quanto sarà disposto dal nuovo Dpcm, sarà vietato sia per le zone rosse che per quelle arancioni e gialle il servizio d’asporto dopo le 18. Il divieto riguarderà solo i bar.

I ristoranti infatti potranno continuare a usufruire del servizio. Permane invece la possibilità di consegna a domicilio. Nella Lombardia zona rossa inoltre continueranno a rimanere chiusi musei, cinema, teatri, palestre e piscine.

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