L’Ong tedesca bacchetta l’Italia: “Dovreste farlo voi…”
L’Ong tedesca bacchetta l’Italia: “Dovreste farlo voi…”. In Italia ci troviamo di fronte ad una situazione difficile, dovuta all’arrivo costante di migranti che cercano una vita migliore. Non possiamo restare indifferenti e per questo ci adoperiamo costantemente per accoglierli e salvare vite umane in mare.
Tuttavia, la situazione è diventata gravosa e difficile da gestire, tanto che persino gli operatori umanitari ci hanno lanciato l’allarme. Nonostante gli sforzi messi in campo, non mancano le critiche da parte delle Ong, che ci accusano di non fare abbastanza. Ci teniamo a precisare che non riteniamo opportuno che organizzazioni private, che spesso godono di alti finanziamenti, ci impartiscano lezioni di accoglienza.
Le parole dell’Ong
Ci prefiggiamo di lavorare costantemente per migliorare la situazione e garantire il giusto supporto a chi ne ha bisogno, senza farsi influenzare dalle polemiche esterne. È nell’interesse di ogni Stato europeo, compresa l’Italia, adottare misure efficaci per salvare le vite umane nel Mediterraneo. Non esiste un’altra opzione etica e responsabile per gli Stati membri. Siamo estremamente sorpresi dalla forte critica espressa dal ministro della difesa italiano Guido Crosetto nei confronti del nostro operato. Non riusciamo a comprendere le ragioni di tale posizione.
È altrettanto significativo che, nonostante l’appoggio finanziario garantito dal governo tedesco. La nostra organizzazione non abbia ricevuto le risorse necessarie per affrontare le gravi crisi umanitarie in corso. Le somme a nostra disposizione sono ben lontane dalle reali esigenze.
Per esempio, in confronto ai 700 milioni di euro stanziati annualmente in Germania per il sostegno umanitario. Abbiamo ricevuto soltanto 790mila euro su un totale di due milioni dedicati all’intero settore delle organizzazioni non governative. Le polemiche sollevate contro di noi sono infondate e non hanno alcun fondamento.
Le dichiarazioni dell’attivista tedesco mettono in luce il sistema economico che sostiene alcune organizzazioni non governative. Le cifre menzionate sono di notevole entità, addirittura difficili da raggiungere da parte degli Stati nazionali. Tuttavia, le navi umanitarie continuano a operare in mare grazie ai generosi finanziamenti, ma questo comporta un notevole peso per l’Italia, costretta ad accogliere i migranti che arrivano sul suo territorio.
Eppure, le Ong adottano una posizione ambigua riguardo a questa questione; sebbene sia un argomento di grande importanza, esse sembrano non voler affrontarlo. Secondo la Sos-Humanity, “salvare persone dal naufragio e portarle in un luogo sicuro è non solo un principio morale, ma anche un obbligo legale che tutti i Paesi dovrebbero riconoscere. Coloro che contestano questo principio hanno un problema con la comprensione della legge”.
Tuttavia, la questione fondamentale rimane: un solo Paese non può affrontare da solo l’enorme fenomeno degli sbarchi. Tuttavia, il nostro oratore ha sollevato una questione importante. “La società civile non dovrebbe essere incaricata delle operazioni di salvataggio, ma questa responsabilità dovrebbe ricadere sugli Stati. Questo è stato fatto correttamente con Mare Nostrum, nonostante il suo fallimento a causa della mancanza di supporto finanziario europeo. Quindi, l’Europa deve intervenire con salvataggi in mare, invece di respingimenti forzati…”
Ha sottolineato Lukas Kaldenhoff, anche se ha ridimensionato l’entità degli aiuti economici a Berlino: “Le somme fornite sono solo una minima frazione del budget necessario per svolgere il lavoro efficacemente”. Non è forse il momento di criticare il governo Meloni? “Chiediamo semplicemente alle autorità italiane di tutelare i diritti fondamentali degli esseri umani”, ha concluso il portavoce di Sos-Humanity, con la sicurezza di un diplomatico esperto.