Loredana Lecciso e Albano lo hanno fatto davvero
Loredana Lecciso e Albano lo hanno fatto davvero. Quando c’è di mezzo guerra, povertà, carestia e quant’altro il cuore di ogni persona dovrebbe essere aperto, così come le braccia, pronte a stringere in un lungo e caldo abbraccia, così come le porte della propria casa.
E’ esattamente quello che hanno fatto Al Bano e Loredana Lecciso che, al settimanale Nuovo Tv, hanno dichiarato di aver accolto in casa quattro profughi ucraini che scappavano dalla guerra scatena dal criminale Vladimir Putin. Li hanno accolti in casa e sono subito andati d’accordo.
Dopo essere stato messo sulla black list dell’Ucraina per un suo commento sul presiedente russo, e poi rimosso dopo una chiara spiegazione, Al Bano, come scrive la nostra tv, ha mostrato la sua generosità con i profughi ucraini.
Ha aperto le porte
Persone che scappano dalla guerra che sta devastando il loro paese da più di un mese: “Serve una mano e io mi metto a disposizione”. Ha aperto le porte della sua tenuta di Cellino San Marco a un’insegnante.
Non solo, al suo bambino di sette anni e a due studenti che hanno sedici e diciassette anni. Un piccolo nucleo familiare che è andato ad amalgamarsi perfettamente con quello di Al Bano e Loredana Lecciso.
Si può dire che Al Bano abbia cambiato idea anche solo un minimo sul presidente Vladimir Putin? “E’ stato un grande, ma ha fatto un passo sbagliatissimo. Un attacco così non si fa. La vita e il territorio degli altri dovrebbero essere sacri”.
Intanto il cantante di Cellino San Marco, che ha preso una decisione importante, si augura che questa guerra possa finire al più presto al fine di tornare tutti in un clima di pace e serenità.
L’ultimo post risale a questa mattina, ma non ha nulla a che vedere con il ricovero in ospedale e l’operazione: si tratta semplicemente della foto di una tazza di caffè con una massima che recita: “Ogni vicino può essere un insegnante”.
Ma c’è da scommettere che non appena sarà dimessa, Romina deciderà di raccontare ai suoi fan com’è andata la “trasferta” in ospedale e rassicurarli sulle sue condizioni di salute. L’importante è che tutto si sia risolto per il meglio.
