L’orologio è ormai uno status symbol, ma in passato si è rilevato un oggetto letale

Redazione
L’orologio è ormai uno status symbol, ma in passato si è rilevato un oggetto letale

L’orologio è ormai uno status symbol, ma in passato si è rilevato un oggetto letale. È indubbio che l’orologio, oltre ad essere nato come strumento di misurazione del trascorrere del tempo, sia un simbolo di classe e personalità. Gli orologi soprattutto quelli di lusso sono status symbol ambiti. Tuttavia non è stato sempre così.

Il sacrificio de Le ragazze del radio

Abbiamo molte persone da ringraziare per le migliori condizioni di lavoro che abbiamo oggi, ma alcune delle più importanti e anche poco conosciute sono le Radium Girls (Ragazze del radio).

All’inizio della prima guerra mondiale si inizia a notare come gli orologi da taschino, molto utilizzati all’epoca, non siano pratici per i soldati. E’ creato così l’orologio da polso.

Il cinturino di pelle manteneva saldo il quadrante al polso così da impedirne la fuoriuscita dai vestiti con conseguente rottura come accadeva con quelli da taschino.

C’era solo un altro problema da risolvere, il quadrante non illuminato impediva ai soldati di vederlo durante la notte. Non potevano però, optare per un quadrante troppo luminoso per non rischiare di essere scoperti dai nemici e la soluzione adottata dagli inventori sembrava essere condivisa da tutti.

Il radio come soluzione a tutti i mali

 Si decise quindi di utilizzare un elemento scoperto e reso noto da Marie e Pierre Curie nel 1898, il radio (Ra). Marie Curie amava definirlo “il meraviglioso radio”, nonostante le avesse causato diverse bruciature, mentre Pierre Curie ne era così spaventato da non voler mai essere vicino ad esso.

Nonostante ciò tutti concordavano sulla sicurezza nell’utilizzo di questo elemento “magico”. Così scriveva della radioattività l’American Journal of Clinical Medicine: “L’essenza stessa della vita, previene la pazzia, stimola le emozioni nobili, ritarda la vecchiaia e crea una splendida, lieta vita giovanile”.

Nel 1917 quindi le donne lavoratrici nelle fabbriche iniziano a utilizzare una tinta chiamata undark paint, ricavata dal radio, per dipingere i numeri e le lancette sul quadrante degli orologi. All’inizio si rivelerà un successo e le mani piccole e delicate delle donne erano considerate perfette per questo tipo di lavoro.

Il guadagno massimo era di una ventina di dollari a settimana, ma comunque più alto di qualsiasi altro lavoro per le donne a quel tempo. Le ragazze avevano una tecnica unica e interessante per dipingere gli orologi, chiamata the lip dip paint technique (bagnare la punta del pennello con la saliva per affinarla). Questa tecnica era così utilizzata da essere persino insegnata nelle fabbriche.

 Ragazze fantasma

Le ragazze, spesso anche bimbe di undici anni, cercavano solo di portare dei soldi a casa e ricevevano il soprannome di ragazze fantasma a causa della strana luminosità che rimaneva sul loro corpo e sui vestiti dopo aver lavorato tutto il giorno a contatto con il radio.

Piuttosto che spaventare, tutto questo affascinava e divenne uno status symbol e le ragazze indossavano anche i loro vestiti migliori per andare a lavorare così da poter mostrare successivamente il loro bagliore. Tuttavia dopo un po’ iniziavano ad avvertire strani sintomi e a soffrire di gravi problemi di salute.

Le prime morti misteriose

La prima ragazza ad ammalarsi è stata Amelia Maggia, figlia di immigrati italiani, mostrando i sintomi di un forte mal di denti e al momento della rimozione di uno di questi, venne via con il suo dente anche tutta la mascella.

Morirà a soli 24 anni il 12 settembre 1922. Per svilire la reputazione delle donne malate, i decessi erano attribuiti alla sifilide, malattia all’epoca stigmatizzata poiché sessualmente trasmissibile.

Il percorso verso la verità e la giustizia non sarà semplice. È stato solo grazie a un misuratore di radioattività messo a punto dai dottori Martland e Von Sochocky a dimostrare che a causare la morte delle vittime era stata l’ingente quantità di radio accumulata nelle ossa.

Negli anni successivi il radio non risparmiò neppure il dottore Von Sochocky e finanche i suoi stessi scopritori, i coniugi Curie. Le ragazze ancora in vita lottarono per i loro diritti e per norme sulla sicurezza sul lavoro e sono  successivamente rimborsate. La battaglia delle Radium Girls, quindi, ha avuto un enorme impatto sia sul mondo scientifico che su quello lavorativo.

Gli orologi tra moda e diritti

Oggi gli orologi rappresentano raffinatezza e lusso. Indimenticabile Gianni Agnelli, l’avvocato più famoso d’Italia, noto non solo in quanto presidente Fiat, ma anche perché icona dell’eleganza Made in Italy. Portava il suo orologio sul polsino della camicia.

E come non ricordare il rapporto, divenuto quasi simbiotico, fra James Bond ed il suo Rolex Submariner Ref. 6538. Gli orologi da polso hanno segnato il passaggio degli anni, sono al polso di uomini potenti e celebrities e tutto ciò grazie anche alla lotta delle Radium Girls.

Le “ragazze fantasma” hanno lottato per il diritto alla sicurezza sul lavoro, garantendo condizioni migliori durante la produzione degli orologi nei primi del Novecento. Una lotta al diritto della sicurezza sul lavoro che ancora oggi e in molti altri ambiti spesso è insufficiente o negata.

Paola De Palma

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