L’Ospedale di Mondovì sarà punto di somministrazione del vaccino Pfizer

Redazione
L’Ospedale di Mondovì sarà punto di somministrazione del vaccino Pfizer

L’Ospedale di Mondovì sarà punto di somministrazione del vaccino Pfizer. La Regione Piemonte si candida a un ruolo speciale per l’attivazione del piano-vaccini Covid-19. E anche l’ospedale di Mondovì, hotspot per i tamponi brevi, diventerà punto di somministrazione del vaccino “Pfizer”.

La somministrazione seguirà la rete degli hotspot dei tamponi, quindi il “Regina Montis Regalis” come l’ospedale di Savigliano. Sarà uno dei punti in cui arriveranno le dosi, conservate nelle celle frigorifere.

Lo ha annunciato il presidente Alberto Cirio in conferenza stampa venerdì 22 novembre. Le dosi, nella prima fase, saranno riservate al personale degli ospedali e alle Case di riposo.

La diffusione, fondamentale anche per le strutture per anziani, rsa e ra, verrà gestita in coordinamento con la Protezione civile.

Le parole di Cirio

“Il commissario per l’emergenza Covd Arcuri ha chiesto alle Regioni di attivarsi, ha spiegato il presidente Alberto Cirio, e il Piemonte lo ha fatto. Non ci siamo limitati a inviare le informazioni richieste”

“Ma candidiamo il Piemonte a un ruolo protagonista per la gestione nazionale. L’Italia acquisterà 3,4 milioni di dosi di vaccino, che saranno disponibili da fine gennaio 2021, pronte per essere somministrate a 1,7 milioni di persone”.

Questo perché il vaccino va conservato in contenitori frigoriferi speciali: a -75 gradi. Solo così una dose può durare almeno 6 mesi. E il Piemonte ha un piano preciso.

Grazie alle aziende della “catena del freddo” dell’alessandrino, l’area di Casale Monferrato è la “capitale del freddo”, sede di molte aziende leader mondiali del settore.

La regione si è proposta al Governo e al commissario Arcuri come territorio per stoccare e conservare l’intera fornitura nazionale.

In piazza senza mascherina, forniscono generalità incomplete: denunciati

Due 38enni sono stati fermati e sanzionati a Cairo mentre chiacchieravano con altre persone, senza indossare i dispositivi di sicurezza. I militari al termine degli accertamenti, hanno deferito in stato di libertà per il reato di false dichiarazioni circa l’identità o qualità personali due persone di 38 anni, con precedenti di polizia.

I due sono controllati mentre si trovavano in Piazza della Vittoria intenti a chiacchierare con altre persone ed erano sprovvisti di qualsiasi dispositivo di protezione e prevenzione dal contagio da Covid-19.

Ai militari intervenuti avevano inizialmente detto che stavano svolgendo attività motoria, circostanza apparsa immediatamente poco plausibile.

Alla richiesta di fornire le proprie generalità i due uomini, sprovvisti di mascherine e documenti di identità, hanno comunicato dei dati incompleti. Omettendo di indicare il loro doppio cognome e uno di loro un nome diverso.

I successivi controlli, tramite anagrafe, hanno permesso di accertare le esatte generalità dei due che sono quindi denunciati alla Procura della Repubblica di Savona. E sanzionati per la violazione delle norme anticovid.  Fonte www.unionemonregalese.it 

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