Luca Zaia alla stampa: “Questa è la settimana cruciale”
Luca Zaia alla stampa: “Questa è la settimana cruciale”. “L’Europa? E chi l’ha vista?”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha risposto a una domanda dei giornalisti in un punto stampa organizzato davanti alla sede delle Protezione civile di Marghera (Venezia). “Mi sembra di capire che non l’abbiamo vista fino adesso. Questa è una bella occasione per dimostrare che esiste, ma al momento non c’è”, ha aggiunto.
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Luca Zaia parlando del coronavirus ha inoltre definito questa come la “settimana cruciale”. “Questa settimana la considero cruciale dal punto di vista sanitario”, le parole di Zaia a margine della task force riunita per seguire gli sviluppo dei coronavirus Covid-19 alla sede della Protezione Civile di Marghera. “Dobbiamo capire bene l’evoluzione del virus”, ha spiegato Zaia. “Non posso non ricordare che nella sola giornata di ieri abbiamo avuto 42 positivi. Se l’evoluzione sarà sostenibile si può parlare di un contenimento del contagio e, quindi, di misure che funzionano. Se, invece, ci sarà un picco di contagio vuol dire che questo virus sta andando verso lo sfogo e, quindi, speriamo che inizi velocemente la discesa, e di uscirne con pochi danni dal punto di vista sanitario”.
No allarmismo
“Non dobbiamo creare allarmismo”, ha aggiunto il governatore del Veneto. “Dobbiamo ricordare che è un virus a bassa letalità, però, interessa in particolar modo categorie sociali che dobbiamo tutelare, ed è per questo che chiediamo l’aiuto di tutti. Seguire le norme igieniche previste è un atto di rispetto e di solidarietà nei confronti di quelle persone che se si prendessero il virus inevitabilmente finirebbero in terapia intensiva”. “Stiamo intensificando le postazioni di terapia intensiva, anche se tutti speriamo ovviamente che non si debbano mai utilizzare”, ha inoltre assicurato Zaia.
Prosegue Zaia
Che ha aggiunto: “Vogliamo essere pronti se dovessimo intervenire con la terapia intensiva su più cittadini che ne hanno bisogno. Non vuol dire avere una visione tragica, ma essere obiettivi e puntare a un servizio sanitario all’avanguardia, visto e considerato che tutto il mondo guarda a noi”.