Lucera: Pasquale Trivisonne, preside al Bozzini-Fasani, picchiato a calci e pugni dalla madre di uno studente
Pasquale Trivisonne ha riportato ferite guaribili in 5 giorni dopo essere stato picchiato per punizione insufficiente
Lucera: Pasquale Trivisonne, preside al Bozzini-Fasani, picchiato a calci e pugni dalla madre di uno studente. Il caso arriva a pochi giorni di distanza da una vicenda analoga.
La punizione inflitta al giovane colpevole di aver aggredito il figlio, ritenuta troppo leggera, ha portato a un’ulteriore violenta reazione dopo quella subita dal preside della scuola di Taranto.
Purtroppo, non si tratta di un caso isolato in Puglia, come dimostra il recente episodio all’istituto Bozzini-Fasani di Lucera, in provincia di Foggia, dove il Preside Pasquale Trivisonne è stato assalito a calci e pugni da una madre di uno studente.
Il preside: “Ho avuto paura”
Il Preside, medicato al pronto soccorso, ha riportato ferite guaribili in poco meno di una settimana: “Ho avuto molta paura, ma ora è passato. È importante che pensiamo al benessere degli studenti”.
Secondo la ricostruzione dei fatti, due giorni prima dell’aggressione, uno studente è stato picchiato da un coetaneo mentre l’altro filmava il tutto con un cellulare. Entrambi sono stati sospesi per cinque giorni dal Consiglio di Classe.
È fondamentale che gli enti scolastici e le autorità competenti adottino misure adeguate per prevenire questi tristi episodi e proteggere la sicurezza dei nostri figli nelle scuole.
“Il giorno successivo, il dirigente scolastico riporta che la madre del ragazzo aggredito si è presentata alla scuola per esprimere il suo accordo sulla punizione inflitta agli altri due studenti, nonostante la sua opinione sul numero limitato di giorni di sospensione. Sembrava che tutto fosse giunto alla fine“, spiega.
Tuttavia, “il giorno successivo, la stessa signora è ritornata in scuola facendo irruzione nell’ufficio della vicepresidenza. Inavvertitamente, mi sono ritrovato sotto attacco con calci e pugni.
La vicepreside presente ha cercato di fermarla, ma senza successo. Solo quando le urla hanno attirato l’attenzione degli altri membri del personale è stata messa in allarme e la donna ha preso la fuga“.
Il preside Trivisonne ha denunciato l’episodio e una inchiesta è stata aperta per accertare l’accaduto
“In quel momento,” ha dichiarato il preside, “ho provato molta paura. Tuttavia, ora sono tranquillo. Il mio unico obiettivo attuale è accertare che il figlio della signora non sia caduto vittima di bullismo. Pertanto, continueremo a mantenere una costante attenzione sulla faccenda”.