Luciano Beretta, operaio 57enne, colpito al collo da un tubo, è morto dopo 4 giorni di ricovero. Non ce l’ha fatta a superare i traumi subiti dopo essere colpito al collo da un tubo.
È morto così Luciano Beretta, che lo scorso giovedì 5 ottobre era colpito al collo da un tubo che si era staccato da un macchinario dell’azienda per cui lavorava a Oggiono, in provincia di Lecco.
L’uomo, classe 1966 residente a Missaglia, sempre in provincia di Lecco, in Lombardia, era sottoposto a un delicato intervento alla carotide, ma la ferita che aveva riportato si è rivelata troppo grave.
La notizia del suo decesso è data durante la celebrazione della 73esima Giornata nazionale per le Vittime degli incidenti sul lavoro.
Luciano Beretta è stato colpito al collo da un tubo
L’incidente era avvenuto intorno alle 10:30 del 5 ottobre, in via per Dolazgo al civico 27. Luciano Beretta stava lavorando alla sede della ditta Novatex, quando, per cause ancora da accertare, un tubo si è staccato all’improvviso da un macchinario.
Il pezzo lo ha colpito alla carotide, provocandogli una forte emorragia. Sul posto dell’incidente sul lavoro si è portata l’Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu) che aveva inviato i soccorsi in codice rosso.
I sanitari hanno, poi, trasportato il 57enne all’ospedale di Lecco, dove è rimasto ricoverato per quattro giorni, nel reparto di Rianimazione, ed è ha subito un delicato intervento chirurgico.
La morte e la donazione degli organi
I medici speravano che si potesse salvare, ma alla fine la ferita si è rivelata troppo grave. In ricordo di Luciano Beretta, è osservato un minuto di silenzio durante le celebrazioni della Giornata nazionale per le Vittime degli incidenti sul lavoro a Oggiono.
Il 57enne lascia la moglie e la figlia. I suoi parenti hanno autorizzato l’espianto degli organi. Intanto, i carabinieri e i tecnici dell’Ats hanno svolto i rilievi necessari e dovranno verificare se sono rispettate le norme nell’ambito della sicurezza sul lavoro.