Luigi Mangione rischia la pena di morte negli Usa
Il giovane, di origini italiane, ha ammazzato a colpi di pistola nel dicembre scorso l'amministratore delegato di UnitedHealthcare. Chiesto intervento di Meloni

Luigi Mangione rischia la pena di morte negli Usa. Il giovane, di origini italiane, ha ammazzato a colpi di pistola nel dicembre scorso l’amministratore delegato di UnitedHealthcare. Chiesto intervento di Meloni.
Lo scorso 1° aprile, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha comunicato l’intenzione di richiedere la pena capitale per Luigi Mangione, un 26enne di origini italiane accusato di aver assassinato Brian Thompson, 50 anni, amministratore delegato della UnitedHealthcare, la principale compagnia assicurativa sanitaria americana.
Mangione, proveniente da una famiglia agiata del Maryland, avrebbe ucciso Thompson con colpi di arma da fuoco il 4 dicembre a Manhattan, di fronte a un hotel, in pieno giorno.
Questo atto è stato compiuto per protestare contro le assicurazioni sanitarie private, oggetto di critiche negli Stati Uniti, guadagnando al giovane grande visibilità sui social media, dove molti lo definiscono un errore.
Mangione ha raccolto oltre 700 mila dollari per la sua difesa legale
Attraverso le piattaforme digitali, Mangione ha raccolto oltre 700 mila dollari per la sua difesa legale, diventando simbolo della lotta contro un sistema ritenuto immorale, caratterizzato da costi insostenibili e coperture inadeguate.
La procuratrice generale Pam Bondi ha dichiarato che intende richiedere la pena di morte per Mangione, affermando che questa decisione è conforme all’ordine esecutivo del presidente Donald Trump, che ha ripristinato la pena capitale dopo la moratoria introdotta da Joe Biden nel 2021.
Bondi ha descritto l’omicidio come “una esecuzione premeditata e a sangue freddo che ha sconvolto l’America“. Mangione rischia la condanna all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale a livello statale e ora anche la pena di morte a livello federale.
Tramite la sua avvocata, Karen Friedman Agnifilo, Mangione ha criticato la richiesta della pena capitale, definendola una mossa politica e accusando il governo di proteggere “una industria sanitaria corrotta e immorale che continua a intimidire il popolo americano”.
Friedman Agnifilo ha aggiunto che, “pur dichiarando di voler combattere gli omicidi, il governo federale intende perpetrare un omicidio premeditato e sponsorizzato dallo Stato ai danni di Luigi“.
Anticipando tale richiesta, Mangione ha già incluso nel suo team legale un avvocato specializzato in casi di pena di morte. Intanto, con una interrogazione parlamentare, è stato chiesto l’intervento del premier Meloni sull’amministrazione statunitense di Trump.