Lulù Selassiè, duro sfogo: “Io sbagliata e loro giuste, non si…”

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Lulù Selassiè, duro sfogo: “Io sbagliata e loro giuste, non si…”
Lulù Selassié

Lulù Selassié duro sfogo: “Io sbagliata e loro giuste, non si…” Lulù Selassiè si racconta nel salotto di Silvia Toffanin. Lo fa parlando delle sue difficoltà, ma anche dei momenti belli vissuti durante il reality del Grande Fratello Vip.

Reduce dall’esperienza nella casa del Grande Fratello Vip, Lulù Selassié, come scrive Fanpage, è arrivata ad un passo dalla vittoria, scalzata all’ultimo da Davide Silvestri.

Il suo è stato un personaggio portante di questa edizione del reality show. Dietro a quell’aspetto così fiabesco si nasconde una ragazza che ha dovuto affrontare non poche sofferenze sin da quando era piccola. Tutto questo è l’oggetto dell’ intervista con Silvia Toffanin nel salotto di Verissimo.

Il razzismo

Sin da piccola, infatti, Lulù ha imparato cosa significa doversi mettere alla prova. Ha dovuto fare i conti con la cattiveria dei suoi compagni di classe che l’hanno etichettata in svariati modi, sottolineando il colore della pelle.

Parole che hanno avuto delle ripercussioni sulla crescita della piccola principessa che racconto: “Purtroppo, molto piccola a sei anni, ero in seconda elementare, non sapevo nemmeno cosa significasse, non mi vedevo diversa dagli altri, questo bambino arrivò…”

“mi disse questa parola orribile, io rimasi sconvolta, da lì iniziai a vedermi diversa, chiedevo cose stranissime a mia madre, volevo essere come le mie compagne di classe, perché pensavo che loro fossero giuste e io fossi sbagliata, è una cosa che non va bene”

“dei bambini dicono parole che ascoltano dagli adulti. Questo bambino ha rovinato la mia infanzia, queste cose hanno lasciato una ferita dentro di me che non è andata via.”

Revenge porn

Anche la sua adolescenza è stata minata da un’esperienza terribile, quando a soli 15 anni, si è ritrovata vittima di ricatto da parte di un ragazzo che minacciava di usare delle foto che lei gli aveva mandato, divulgandole in rete.

Un vero e proprio incubo che sembrava non avere fine e dal quale dopo sei mesi di strazio è riuscita, denunciando, a venirne fuori: “Avevo 15 anni, questo ragazzo non era il mio fidanzato, era un ragazzo con cui mi scrivevo ogni tanto”

“purtroppo è durato sei mesi, non so come ho fatto a non chiedere aiuto, se avessi chiesto aiuto subito non sarebbe durata così tanto, questa persona mi aveva in pugno, mi diceva cosa dovevo fare, mi scriveva ogni giorno, mi assillava”

“la mattina mi svegliavo e trovavo 80-90 messaggi, ero terrorizzata, mi vergognavo perché mi sentivo io la persona che stava sbagliando e non stava facendo una cosa giusta, fino a qualche anno fa pensavo di aver sbagliato, poi grazie alla mia famiglia ho capito che non era colpa mia”.

“Lui iniziò a scrivere a Jessica che venne da me e chiese spiegazioni, lui aveva accesso ai miei social, dopo  ho cancellato tutto non volevo saperne. Leggi anche qui su Lulù

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