Macherio: operaio muore cadendo da impalcatura

Redazione
Macherio: operaio muore cadendo da impalcatura

Macherio: operaio muore cadendo da impalcatura. Un operaio di 60 anni è morto, ieri pomeriggio, dopo essere caduto da un’impalcatura all’interno di un cantiere edile, in via Cavour a Macherio, in provincia di Monza.

È il terzo morto in un giorno in Lombardia, il quinto in Italia. L’incidente si è verificato intorno alle 15.30, quando l’uomo, italiano e con lunga esperienza, residente a Cantù, ha perso l’equilibrio ed è caduto da un’altezza di circa due metri battendo a terra la nuca.

Morto nel cantiere edile

È deceduto durante il tragitto verso l’ospedale di Desio, in provincia di Monza. Nel cantiere di ristrutturazione di un’abitazione dove l’uomo stava lavorando, con regolare contratto di lavoro, sono arrivati prontamente i tecnici di Ats.

Il giovedì nero: 5 morti sul lavoro

La strage sul lavoro non si ferma – 1.500 morti l’anno scorso secondo dati prudenziali dei sindacati e centinaia già nei primi mesi del 2023 – e ieri si è registrato un nuovo pesantissimo tributo di sangue. Cinque lavoratori non faranno più ritorno a casa.

Tre sono deceduti in Lombardia, di cui uno al primo giorno in un’azienda e un altro padre di un bambino di 8 mesi, uno in Sardegna e il quinto in Calabria. Sconcerto e rabbia da parte dei sindacati.

Morto giovane 25enne

Un giovane, di 25 anni, è morto ieri pomeriggio all’ospedale Niguarda di Milano per le ferite riportate ieri mattina in un infortunio avvenuto alla Crocolux, un’azienda tessile che si occupa della produzione di accessori in pelle a Trezzano sul Naviglio in provincia di Milano.

L’operaio era al suo primo giorno di lavoro ed è rimasto schiacciato sotto un pesante macchinario. Ha riportato un trauma cranico e toracico e ferite a una gamba e a un braccio rivelatesi fatali.

Abdul Ruman, era originario del Bangladesh. La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Ha disposto l’autopsia, il sequestro del macchinario, e indagini per appurare se il giovane aveva un regolare contratto.

33enne morto a Bagolino

A Bagolino, in provincia di Brescia, è rimasto ucciso un uomo di 33 anni. Secondo le prime ricostruzioni a travolgerlo non è la pianta che stava direttamente tagliando, mentre potava alcuni alberi in strada, ma una pianta vicina danneggiata da anni dopo la tempesta Vaia del 2018.

Era residente nel paese della Valsabbia, e lavorava per un’azienda locale. Sposato da poco, Daniele Salvini era padre di un bambino di otto mesi.

Portoscuso, ingoiato dal compattatore

Una vittima anche in Sardegna: sempre stamani all’Ecocentro di Portoscuso, nel Sulcis, un uomo è caduto in un compattatore di rifiuti ed è deceduto all’istante. I medici del 118 sono intervenuti con un’ambulanza e l’Elisoccorso, ma non hanno potuto salvargli la vita.

I carabinieri stanno ricostruendo l’esatta dinamica dell’incidente e accertando eventuali responsabilità. Quarta vittima a Rende, in provincia di Cosenza dove un uomo di 62 anni impegnato in alcuni lavori di tinteggiatura in un’azienda nella zona industriale si trovava su un ponteggio quando, per cause ancora in corso di accertamento, è precipitato nel vuoto da un’altezza di tre metri. È morto all’ospedale di Cosenza poco dopo il ricovero.

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