Maestra spinta giù per le scale dalla mamma di un alunno
L'aggressione è avvenuta dopo che un'altra maestra aveva rimproverato il figlio. Sono tre i giorni di prognosi per la maestra e sei per i bidelli intervenuti in sua difesa

Maestra spinta giù per le scale dalla mamma di un alunno. L’aggressione è avvenuta dopo che un’altra maestra aveva rimproverato il figlio. Sono tre i giorni di prognosi per la maestra e sei per i bidelli intervenuti in sua difesa.
Tre giorni di prognosi per un’insegnante della scuola “Lombardo Radice” di Palermo, vittima di un’aggressione da parte di una madre furiosa.
I docenti della scuola esprimono il loro sdegno: «Non possiamo più accettare le interferenze e le aggressioni che subiamo ogni giorno nel nostro lavoro».
La dinamica della vicenda
Tutto è iniziato con un semplice rimprovero. Avvisata dal figlio, la madre ha perso il controllo e si è precipitata a scuola, determinata a confrontarsi con l’insegnante che aveva osato sgridare il suo bambino davanti ai compagni.
Nel tentativo di raggiungere la classe, la donna è stata fermata da un’altra insegnante e, in un impeto di furia, l’ha spinta giù dalle scale. Due collaboratori scolastici hanno cercato di intervenire prontamente, ma senza successo.
L’insegnante ha riportato una prognosi di tre giorni, mentre i collaboratori coinvolti hanno avuto una prognosi di sei giorni. Davanti a questi eventi, i docenti della scuola non rimangono indifferenti.
Scrivono una lettera all’ufficio scolastico regionale, al sindaco e al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, affermando: «Questi episodi di violenza sono intollerabili e minano la nostra dignità e la sicurezza di tutti».
Rispetto e protezione
Richiedono rispetto e protezione adeguata per l’ambiente scolastico, sottolineando l’importanza di misure per garantire la sicurezza e punire severamente chi adotta comportamenti simili.
«La scuola deve essere un ambiente di crescita e rispetto reciproco, non di violenza o intimidazione. Chiediamo che la nostra professionalità sia riconosciuta e tutelata dalle istituzioni con azioni concrete», ribadiscono.
Viro Cassata, segretario generale Cisl Scuola Palermo Trapani, commenta: «Lavorare a scuola non è mai stato così rischioso. Le crescenti aggressioni agli insegnanti e al personale scolastico da parte di genitori e studenti rivelano una profonda crisi sociale.
È necessario condannare questi atti e cercare soluzioni attraverso una collaborazione tra tutti i membri della comunità educativa. La violenza a scuola è un fenomeno complesso che richiede un approccio condiviso per essere superato».