Mafia: confiscati bene costruttore Francesco Zummo
Mafia: confiscati bene costruttore Francesco Zummo. Posti i sigilli a undici aziende, centinaia di conti correnti e immobili costituiti da numerosi appartamenti, ville terreni e aziende agricole a Palermo e provincia, nonché cinque complessi residenziali nella provincia di Siena.
La Dia di Palermo, su disposizione della Corte di Appello del capoluogo siciliano, ha eseguito un sequestro e una contestuale confisca dell’intero patrimonio di Francesco Zummo, imprenditore edile.
E’ accusato di essere “a disposizione” di Cosa nostra fin dai tempi di Riina e Provenzano per il riciclaggio di denaro nel settore edilizio”, affermano i magistrati.
E aggiungono: “a partire dalla fine degli anni Sessanta, Zummo, con il consuocero Vincenzo Piazza e con il defunto socio e suo fedele braccio destro Francesco Civello, fu tra i principali responsabili del sacco di Palermo, ordito da Vito Ciancimino, realizzando un impero edile di circa 2.700 immobili”.
Camorra a Roma, 28 arresti, anche boss Senese
E’ di 28 arresti il bilancio di un’operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Roma. Gli arrestati sono ritenuti appartenenti di un’organizzazione finalizzata al traffico di droga.
Non solo ma anche, a vario titolo, di estorsione, detenzione e porto illegale di armi, lesioni personali gravissime, tentato omicidio, trasferimento fraudolento di valori; reati, per la maggior parte, aggravati dal metodo mafioso.
Tra gli arrestati anche Michele Senese ritenuto a capo dell’omonimo clan camorristico e di un cartello della droga che operava a Roma; sotto la cui ‘egida’ operavano altri gruppi dediti al traffico di sostanze stupefacenti.
In uno di questi gruppi, hanno reso noto i carabinieri, operava anche Fabrizio Piscitelli; l’ultrà tifoso della Lazio noto come Diabolik ucciso in un agguato a Roma nel 2009.
Test anti-Covid abusivi, sanzioni per 145mila euro
Mancata autorizzazione allo svolgimento dei tamponi per il Covid-19 e omessa o ritardata comunicazione dei casi di positività emersi a seguito delle analisi cliniche.
Sono alcune delle irregolarità riscontrate dai Nas che nell’ultima settimana hanno controllato quasi 300 aziende e laboratori di analisi, privati e convenzionati; ed altre strutture operanti nel commercio e nell’erogazione di test di analisi molecolari, antigeniche e sierologiche.
Le irregolarità in 67 centri. Contestate 94 violazioni penali ed amministrative, per un ammontare di 145 mila euro di sanzioni pecuniarie.