Mafia: Dia confisca 12 mln beni a imprenditore vicino a clan

Redazione
Mafia: Dia confisca 12 mln beni a imprenditore vicino a clan

Mafia: Dia confisca 12 mln beni a imprenditore vicino a clan. Beni per circa 12 milioni di euro sono stati confiscati dalla Dia di Caltanissetta a Paolo Farinella, imprenditore edile di 76 anni, nato a Gangi (Palermo).

L’uomo è ritenuto interlocutore privilegiato di personaggi di spicco di Cosa nostra nei territori di Caltanissetta, Palermo e Trapani. Il decreto di confisca, emesso dalla Corte d’Appello di Caltanissetta, riguarda 169 beni immobili a Caltanissetta e 18 a Gangi.

Il provvedimento fa seguito a indagini condotte nell’ambito dell’operazione ‘Flour’ del 2009. Dopo la morte del cugino Cataldo Farinella, ricostruisce la Dia in una nota, costruttore “pienamente inserito in Cosa nostra.

Ed implicato con il noto Angelo Siino nella cosiddetta mafia degli appalti, Paolo gli subentrava. Di fatto, nella gestione delle imprese mantenendo sostanzialmente rapporti con esponenti di rilievo della organizzazione mafiosa nissena, palermitana e del trapanese”.

Tra i beni confiscati c’è anche un terreno, nella contrada Mimiani di Caltanissetta, di circa 300 ettari, con annessa azienda agraria, che, secondo l’accusa, in passato sarebbe utilizzata come riserva di caccia da noti esponenti di Cosa nostra siciliana, come Bernardo Provenzano e Giovanni Brusca durante la loro latitanza.

TikTok: influencer denunciata per istigazione al suicidio

Influencer siciliana denunciata per istigazione al suicidio su TikTok. Una donna di 48 anni è denunciata dalla polizia postale per istigazione al suicidio dopo aver pubblicato online su tik tok un video pericoloso.

In questo video l’influencer lanciava una sfida molto estrema che prevedeva di avvolgersi pericolosamente totalmente il volto; compresi narici e bocca, con il nastro adesivo  facendo così mancare il respiro.

Nelle scorse ore gli agenti della polizia si sono presentati in casa della donna, in provincia di Siracusa; per effettuare una perquisizione e acquisire i suoi strumenti informatici che saranno minuziosamente analizzati.

A suo carico infatti la procura di Firenze, che coordina le indagini, ha emesso un provvedimento urgente di perquisizione e sequestro degli account social; eseguito dagli uomini della polizia postale di Catania.

Il video segnalato

Il video incriminato era stato segnalato subito alla polizia postale che ha avviato subito le indagini risalendo al profilo della donna. Secondo la polizia postale, il filmato è estremamente pericoloso.

In quanto visibile a tutti gli utenti, compresi i minorenni, senza restrizioni, e poteva costituire quindi oggetto di emulazione da parte di altri soprattutto ragazzini, che sono indifesi di fronte a scene del genere.

Nel filmato si vede un uomo e una donna che si coprono il volto con il nastro adesivo trasparente restando senza respiro per diverso tempo. La clip ovviamente è  immediatamente segnalata e rimossa dalla piattaforma social; ma le indagini sono proseguite.

“Il predetto video è immediatamente segnalato dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online del servizio polizia postale di Roma; e rimosso dalla piattaforma TikTok”, scrivono dalla polizia postale.

Il video, ribadiscono, è estremamente pericoloso in quanto visibile a tutti gli utenti senza restrizioni, potendo costituire oggetto di emulazione da parte di minorenni, come purtroppo già accaduto nei recenti fatti di cronaca con sfide analoghe.

Non si sa se il video sia prodotto dalla donna o solo rilanciato sui social; ma a far scattare la procedura di perquisizione il fatto che dagli accertamenti investigativi è emerso che la stessa donna nel tempo aveva pubblicato in precedenza altre numerose “video sfide” dello stesso genere.

Video che le avevano portato anche notorietà visto che contava su 731mila follower di diverse età. A riprova della pericolosità dei video la polizia segnala uno dei commenti di un utente che scriveva: “Ciao, se mi saluti giuro mi lancio dalla finestra”.

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