Mafia: processo a presunto boss, cambia collegio giudicante

Redazione
Mafia: processo a presunto boss, cambia collegio giudicante

Mafia: processo a presunto boss, cambia collegio giudicante. Il presidente del Tribunale di Marsala, Alessandra Camassa, ha accolto la richiesta di astensione formulata, lo scorso 13 ottobre, da due componenti del collegio giudicante (il presidente Vito Marcello Saladino e il giudice a latere Andrea Agate).

Davanti a questo collegio giudicante era in corso il processo a Matteo Tamburello, 58 anni, presunto boss mafioso di Mazara del Vallo (Tp).

Per lui, lo scorso 2 luglio il pm della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Pierangelo Padova, ha invocato la condanna a venti anni di carcere.

La richiesta di astensione è arrivata subito dopo l’atto di ricusazione presentato dall’avvocato difensore Luigi Pipitone.

La ricusazione

Alla base della ricusazione c’è quanto espresso dai due giudici nelle motivazioni della sentenza di primo grado; emessa lo scorso 9 aprile, del processo scaturito dall’operazione antimafia “Visir”, condotta dai carabinieri di Marsala il 10 maggio 2017.

Secondo la difesa di Tamburello, che nel “Visir” non era imputato, i giudici, nel motivare la condanna del mazarese Fabrizio Vinci (12 anni di carcere); hanno espresso “valutazioni di merito” sulle condotte contestate a Tamburello nel processo attualmente in corso.

Insomma, per la difesa, avrebbero già espresso un convincimento su un imputato sul quale ancora dovevano decidere la sentenza.

Adesso, la presidente Camassa, accogliendo la richiesta di astensione dei giudici, ha assegnato il processo ad un altro collegio giudicante, presieduto da Lorenzo Chiaramonte, rinviando al 19 novembre.

Il processo, dunque, rischia di ripartire daccapo. Il nuovo collegio, infatti, dovrà verificare tutti gli atti redatti dall’inizio, valutando la riapertura del dibattimento chiesta dall’avvocato Pipitone.

A Matteo Tamburello, arrestato l’11 dicembre 2018 (operazione “Eris”) e processato per associazione mafiosa e violazione della sorveglianza speciale, gli investigatori contestano di essersi mosso, per riorganizzare gli assetti del “mandamento” di Mazara. Al cui vertice, nel frattempo, sarebbe assurto Dario Messina.

Matteo Tamburello aveva organizzato il tutto dopo l’uscita dal carcere, a fine novembre 2015, scontata una condanna a 9 anni per mafia,

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR