Maneskin, Victoria a seno nudo: tutto il concerto così

Redazione
Maneskin, Victoria a seno nudo: tutto il concerto così

Maneskin, Victoria a seno nudo: tutto il concerto così. I Maneskin si stanno godendo l’enorme successo internazionale facendo quello che riesce loro meglio. Suonare su un palco, davanti a migliaia di persone.

All’estero si può, mentre in Italia ci sono ancora tante di quelle limitazioni che non consentono di riprendere i concerti in condizioni normali, come erano concepiti nell’era pre-Covid.

Al Festival di Ronquieres, in Belgio, la rock band romana ha dato spettacolo in tutti i sensi. Ha travolto il numerosissimo pubblico e lo ha fatto scatenare con le sue canzoni.

L’arte dei Maneskin non si ferma però solo alla musica, ma anche al modo di essere e di apparire sul palco. Diciamo che non passano inosservati, nessuno dei quattro.

A fare scalpore stavolta è stata soprattutto Victoria De Angelis, la bassista 21enne. Si è presentata al concerto praticamente a seno nudo, coprendo i capezzoli con due “x”. Eccessi da rocker, come quello che si è concesso anche Damiano David.

Il frontman dei Maneskin Damiano David a un certo punto si è lanciato tra la folla senza alcuna paura. La sua fiducia è stata ripagata, dato che i fan lo hanno preso al volo.

A qualcuno della critica, però, non è piaciuto particolarmente questo gesto. In tempi di Covid si poteva evitare. Anche se il lancio di Damiano di certo non può avere ripercussioni epidemiologiche rispetto alla presenza di migliaia di persone ammassate.

Maneskin e Lupa Capitolina

I Maneskin hanno ricevuto, il mese scoros, la Lupa Capitolina, ovvero la massima onorificenza della città di Roma. La rock band italiana può aggiungere un altro prestigioso premio, conferito in passato a personalità del calibro di Giorgio Armani e Meryl Streep, in una bacheca che in quest’anno si è riempita rapidamente.

Prima il successo al Festival di Sanremo, poi quello all’Eurovision Song Contest e la fama a livello mondiale. Intervistati da La Repubblica, i quattro giovani artisti romani hanno ricordato con orgoglio la strada che hanno percorso negli ultimi anni.

“Alla nostra prima conferenza a X Factor ci dicevano di non fare fatica perché tanto ci saremmo sciolti dopo un mese e che dovevamo suonare mainstream perché sennò non avremmo fatto successi. E invece”.

Secondo i Maneskin la chiave del loro successo è racchiusa nel fatto che “fin dall’inizio ci siamo proposti con taglio internazionale”. E infatti la rock band romana si è presa il rischio di “cantare in inglese in Italia, sapendo che sarebbe stato difficile, ma anche quello di andare all’Eurovision e cantare in italiano.

Abbiamo dimostrato che l’Italia e l’italiano possono essere internazionali”. Ma come si gestisce tutto questo successo che li sta travolgendo? “Dipende molto da come si è, se si è stronzi con la fama semplicemente si diventa stronzi a livello globale”.

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