Mangiare legumi 4 volte a settimana riduce il rischio di infarto del 20%: lo studio europeo 2024

Una ricerca condotta in dieci Paesi europei mostra che un consumo regolare di legumi abbassa del 20% il rischio cardiovascolare.

Redazione
Mangiare legumi 4 volte a settimana riduce il rischio di infarto del 20%: lo studio europeo 2024
Uno studio europeo dimostra che consumare legumi 4 volte a settimana riduce del 20% il rischio cardiovascolare. Un alimento economico e salutare, soprattutto per gli over65.

Lenticchie, fagioli, ceci e piselli: alimenti poveri, spesso relegati alle ricette della tradizione contadina, ma oggi rivalutati dalla scienza. Uno studio europeo pubblicato nel 2024 ha dimostrato che consumare legumi almeno quattro volte a settimana riduce del 20% il rischio di infarto e malattie cardiovascolari.

Per una popolazione come quella italiana, dove gli over65 rappresentano più del 23% della popolazione, questa notizia ha un peso particolare: la prevenzione passa anche dalla tavola.

Lo studio europeo: legumi come scudo per il cuore

La ricerca, coordinata dall’Università di Madrid e pubblicata sul European Journal of Preventive Cardiology, ha analizzato le abitudini alimentari di oltre 250mila persone in dieci Paesi. I partecipanti che hanno consumato legumi almeno quattro volte a settimana hanno mostrato un rischio inferiore del 20% di sviluppare infarti e ictus rispetto a chi li mangiava meno di una volta a settimana.

Secondo gli studiosi, il merito va alle fibre, alle proteine vegetali e agli antiossidanti contenuti nei legumi, capaci di abbassare colesterolo e pressione arteriosa.

Una tradizione mediterranea che torna attuale

In Italia, piatti come pasta e fagioli, ceci al rosmarino e zuppe di lenticchie fanno parte della tradizione gastronomica. Negli ultimi decenni, però, i legumi sono stati progressivamente sostituiti da carne e cibi pronti.

Il ritorno a un consumo regolare non solo rispetta la dieta mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio immateriale, ma rappresenta una risposta concreta ai problemi di salute pubblica legati alle malattie cardiovascolari.

Over65: una prevenzione semplice ed economica

Gli anziani sono tra i più esposti a patologie cardiache. Integrare i legumi nella dieta è una strategia economica e facilmente sostenibile. Rispetto alla carne, i legumi hanno un costo inferiore e garantiscono un buon apporto proteico senza gli effetti negativi dei grassi saturi.

Secondo il Ministero della Salute, una dieta ricca di fibre e legumi riduce anche il rischio di diabete e aiuta a mantenere un peso adeguato.

Quanto e come mangiarli secondo i nutrizionisti

Le linee guida europee consigliano di consumare legumi almeno 3-4 volte a settimana. Possono essere inseriti in zuppe, insalate fredde o anche come base per polpette e creme spalmabili.

Il consiglio degli esperti è di variare: alternare lenticchie, fagioli, ceci e piselli per ottenere tutti i benefici nutrizionali.

La sfida: riportarli davvero in tavola

Nonostante i dati, solo il 30% degli italiani consuma legumi regolarmente. Il problema principale è la percezione che siano alimenti “poveri” o difficili da cucinare. Per superare questo ostacolo, diversi chef stanno proponendo ricette innovative a base di legumi, dimostrando che possono essere non solo salutari, ma anche gustosi e moderni.

Un alleato contro il caro spesa

In un periodo di inflazione alimentare, i legumi possono rappresentare anche una risposta economica. Con un pacco di lenticchie da un euro si possono cucinare piatti nutrienti per più persone, un vantaggio non da poco per le famiglie e per i pensionati che devono fare i conti con prezzi sempre più alti.

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