Mara Venier shock: “Mi picchiava, aveva un coltello”

Redazione
Mara Venier shock: “Mi picchiava, aveva un coltello”
Mara Venier - Foto dal web

Mara Venier shock: “Mi picchiava, aveva un coltello”. Mara Venier ha concesso una lunga intervista al Corriere della Sera. La padrona di Domenica In ha raccontato alcuni anedotti del passato. Ma quello che ha colpito di più è una brutta esperienza in amore. Vediamo cosa ha detto la bella veneziana

Si parte subito con Domenica In e con Mara Venier che si appresta a fare la sua 14 esima edizione. «Baudo si è fermato a tredici. Sono pop, non trash. Popolare, non volgare. E studio: il sabato sera non esco mai. Resto a casa a preparare la puntata. Se presento un libro, lo leggo fino alle tre del mattino. Quando stavo con Renzo Arbore mi diceva: dai, usciamo. Ma io niente».

I personaggi amati da Mara Venier

«Ferzan è un genio, ed è diventato un amico fraterno, ci scriviamo di continuo; come con Alberto Matano. Sono i regali che ti fa la vita. La gente si fida e mi vuole bene. E io mi emoziono ogni volta. Anzi, quest’anno di più. Perché è una responsabilità.

Non credo che spunterà uno tanto pazzo da fare quattordici Domeniche In. Però mi sono liberata dall’ossessione degli ascolti. Già la scorsa stagione avevo dato spazio all’impegno, alle storie importanti, agli argomenti seri. Quest’anno lo farò ancora di più».

La violenze sulle donne

Mara Venier vuole affrontare questo tema a Domenica In. Vediamo cosa ha detto: «Innanzitutto, la violenza contro le donne. Nella prima puntata avrò ospite la sorella di Alessandra, la signora di Bologna massacrata a martellate dal compagno più giovane. Una storia terribile di ossessione, di possesso, di libertà negata, di violenza. Io ne so qualcosa».

Mara Venier e la violenza subita

«Ho avuto un compagno violento. Molto violento. Mi picchiava. È arrivato a cercare di uccidermi. Mi ha aspettato sotto casa con un coltello. Questa è una cosa che non ho mai raccontato. Sappia solo che ho pagato un prezzo altissimo. Diceva di amarmi ancora. Ma questo non è amore. Sono uomini che si sentono proprietari del tuo corpo e della tua anima. Non soltanto con le botte o con le coltellate.

Ti fanno sentire una nullità. Una cosa nelle loro mani. Io ho provato la paura. La paura della violenza fisica, e la paura di sporgere denuncia. Ma ero innamorata, e quando ami non vuoi vedere: l’amore ti porta a giustificare quasi tutto. Fu un grave errore.

Alla fine sono stata costretta a denunciare, andavo sul set con due carabinieri di scorta. Ma avrei dovuto interrompere la spirale prima. A lungo è rimasto dentro di me qualcosa di irrisolto: la debolezza, la rabbia, l’incapacità di reagire… Purtroppo noi donne siamo fatte così»

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