Marco e Claudio Marrandino sono i fratelli ammazzati in un agguato
Marco 40 anni era avvocato e Claudio 29 imprenditore edile, sono stati uccisi nel Casertano a Orta di Atella. Nessuno dei due risulta essere pregiudicato
Marco e Claudio Marrandino sono i fratelli ammazzati in un agguato. Marco 40 anni era avvocato e Claudio 29 anni imprenditore edile, sono stati uccisi nel Casertano a Orta di Atella. Nessuno dei due risulta essere pregiudicato.
I due fratelli Marco e Claudio Marrandino, di 40 e 29 anni rispettivamente, sono stati brutalmente assassinati oggi pomeriggio, sabato 15 giugno, a Orta di Atella, in provincia di Caserta.
Le circostanze e il motivo dietro questo omicidio sono ancora sconosciuti, ma i carabinieri della Compagnia di Marcianise stanno attivamente indagando e hanno già arrestato un sospettato.
L’omicidio sembra essere stato pianificato in modo meticoloso, ma finora non vi sono evidenze di coinvolgimento con la camorra da parte delle vittime.
Si sa con certezza, però, che entrambi i fratelli erano persone di buona reputazione e non avevano precedenti penali. Il corpo di uno dei fratelli è stato rinvenuto all’interno di una BMW bianca, ancora in auto, presso lo svincolo dell’asse mediano Nola-Villa Literno.
L’altro fratello si trovava poco distante, riverso a terra in una pozza di sangue. Sembra che stesse cercando di fuggire, ma il braccio armato del killer lo ha raggiunto senza pietà.
Chi erano i fratelli Marrandino?
Ma chi erano effettivamente queste due vittime di un attentato così ben orchestrato? Entrambi i fratelli Marrandino erano originari di Cesa, nell’entroterra casertano.
Marco, di 40 anni, era un avvocato di professione e vantava anche un’importante carriera politica come ex presidente del Consiglio comunale del proprio paese, dal 2015 al 2021.
Claudio, il fratello minore, invece, operava nel settore dell’edilizia come imprenditore. Gli investigatori riferiscono che nessuno dei due aveva mai avuto problemi con la legge.
Ora, mentre l’intera comunità è sconvolta da questa tragica perdita, i carabinieri continuano a cercare risposte e a seguire ogni pista possibile per scoprire la verità dietro questo vile assassinio.
La condizione di essere entrambi incensurati sta guidando le indagini dei diligenti carabinieri della Compagnia di Marcianise. Secondo gli investigatori, questa non sembra essere una missione di violenza organizzata.
Anzi, i militari sono certi che i motivi alla base siano insignificanti. Nel frattempo, i carabinieri hanno già individuato un primo sospettato, un operaio di 53 anni, che è stato condotto in caserma per essere interrogato.