Marco Gentili, intento a raccogliere castagne, è ucciso da un colpo di fucile
I sospetti si sono concentrati su tre cacciatori che hanno dichiarato di stare sparando a cinghiali. Al momento nessun fermo, si indaga per omicidio colposo
Marco Gentili, intento a raccogliere castagne, è ucciso da un colpo di fucile. I sospetti si sono concentrati su tre cacciatori che hanno dichiarato di stare sparando a cinghiali. Al momento nessun fermo, si indaga per omicidio colposo.
E’ stato raggiunto da un colpo di fucile che l’ha colpito all’addome, mentre stava raccogliendo le castagne. È morto così Marco Gentili, 68enne ucciso in un bosco di Leguigno di Casina, nell’Appennino Reggiano.
I sospetti si sono concentrati su tre cacciatori che potrebbero aver sparato. Sono già stati interrogati in queste ore, in presenza dei rispettivi avvocati. I militari hanno sequestrato i loro fucili e le corrispondenti pallottole per avere un riscontro con il proiettile fatale. Si tratta di tre uomini che stavano cacciando i cinghiali.
Nessuna esigenza cautelare
Nessuno al momento è in stato di fermo anche perché, almeno per il momento, la Procura di Reggio Emilia che ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo non ravvisa la sussistenza delle esigenze cautelari.
Si sarebbe trattata di una tragica fatalità; alla base dell’incidente, potrebbe esserci la fitta nebbia che ieri mattina avvolgeva la montagna reggiana e le prime colline.
Marco Gentili stava raccogliendo castagne
Alla magistratura ora il compito di accertare responsabilità e capire se tutto ciò poteva essere evitato. Stando alle prime ipotesi investigative, la vittima – Marco Gentili, originario del luogo – era a raccogliere castagne insieme ad un amico nel bosco di quest’ultimo, quando intorno alle 9 sarebbe stato colpito all’altezza dell’addome da un proiettile di un fucile partito dal cacciatore.
L’uomo avrebbe gridato aiuto, ma quando l’amico – che si trovava a distanza rispetto a lui nell’area boschiva – è sopraggiunto, lo ha trovato esanime a terra.
Per lui non c’è stato nulla da fare e i soccorsi sono stati vani. Nella zona, precisamente nella frazione di Trezzara, è presente una riserva di caccia dove stamattina era in corso una regolare battuta al cinghiale segnalata, come da normativa, dai cartelli.
Da ricostruire se il cacciatore abbia sparato mancando l’ungulato e poi il proiettile sia finito accidentalmente nel bosco oppure se abbia scambiato la vittima per un animale a causa delle condizioni di scarsa visibilità.