Marco Massola estratto vivo dall’Abisso Paperino

Sono finite con esito positivo, dopo circa 24 ore, le operazioni di salvataggio dello speleologo rimasto intrappolato e ferito a 40 metri di profondità

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Marco Massola estratto vivo dall’Abisso Paperino

Marco Massola estratto vivo dall’Abisso Paperino. Sono finite con esito positivo, dopo circa 24 ore, le operazioni di salvataggio dello speleologo rimasto intrappolato e ferito a 40 metri di profondità.

Marco Massola, speleologo esperto di 62 anni e responsabile del gruppo speleologico del Cai di Lanzo, è stato salvato dopo essere rimasto bloccato per 24 ore nell’Abisso Paperino, una complessa grotta situata nell’Alpe degli Stati, Ormea (Cuneo).

L’incidente è avvenuto a 40 metri di profondità quando Massola è stato colpito alla testa da una pietra caduta, riportando un trauma cranico.

Una squadra di circa 50 tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico, provenienti da diverse regioni italiane, ha subito raggiunto l’uomo, stabilizzandolo in una tenda riscaldata all’interno della grotta.

Usate microcariche per liberare il passaggio

Per estrarlo, i soccorritori hanno dovuto ampliare tre punti critici usando microcariche esplosive per far passare la barella, immobilizzandolo con un dispositivo “Ked” specifico per ambienti angusti.

Le comunicazioni con il campo base sono state mantenute tramite un cavo telefonico. Massola è stato poi trasportato in elisoccorso all’ospedale per ulteriori controlli.

L’Abisso Paperino, che prende nome da personaggi Disney, è noto per le sue gallerie, pozzi e saloni profondi oltre 150 metri, e si trova a 1870 metri di altitudine.

Massola, residente a Barbania, è anche divulgatore e gestisce un canale YouTube dove documenta le sue esplorazioni con approccio scientifico e narrativo. L’evento sottolinea l’importanza del rispetto e della cautela nella pratica speleologica, evidenziando la complessità e i rischi delle esplorazioni sotterranee.

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