Marco Raduano evade dal carcere. E’ caccia all’uomo

Redazione
Marco Raduano evade dal carcere. E’ caccia all’uomo

Marco Raduano evade dal carcere. E’ caccia all’uomo. Una classica fuga con le lenzuola annodate è quella compiuta da Marco Raduano che si è calato fuori da una finestra.

Un detenuto pugliese di 39 anni, Marco Raduano, detto ‘Pallone’, che scontava la sua pena in regime di alta sicurezza nel carcere di Badu ‘e Carros, in provincia di Nuoro, è evaso: lo rendono noto alcune organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria.

Detenuto evade dal carcere

La fuga sarebbe avvenuta con delle lenzuola annodate usate per calarsi fuori dal carcere. Il detenuto è considerato un elemento di spicco del clan dei Montanari, nel Gargano. In tutta la zona sono scattate immediatamente massicce ricerche. L’evaso, nato nel 1983, ha condanne per omicidio, violazione delle leggi sulle armi e altri reati.

Aveva fine pena nel 2046

Marco Raduano era in regime di alta sicurezza 3 ed aveva condanne che avrebbe finito di scontare nel 2046. Il 3 febbraio scorso gli era notificata una nuova condanna diventata definitiva a 19 anni di reclusione, più tre anni di libertà vigilata, perché il ricorso in Cassazione era stato dichiarato inammissibile.

Si tratta di una condanna legata alla maxi operazione antimafia ‘Neve di Marzo’, coordinata dalla Dda di Bari. E svolta dai militari di Vieste a ottobre del 2019 quando è sgominata un’associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico, aggravato dal metodo mafioso, che utilizzava anche armi da guerra.

Appena la polizia penitenziaria ci ha allertato dell’evasione intorno alle 19, abbiamo avviato il Piano anticrimine in provincia di Nuoro, avvisato tutte le Questure della Sardegna e la Polizia di frontiera nei porti e negli aeroporti dell’isola”.

Così si è espresso all’Ansa il Questore del capoluogo barbaricino Alfonso Polverino. “C’è un enorme dispiegamento di forze di Polizia e di uomini in tutta l’isola, mentre la Polizia penitenziaria di Nuoro lavora sul fronte interno attraverso l’analisi di telecamere della casa circondariale e testimonianze” ha aggiunto il Questore.

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