Maria Luisa Vincenzoni, giornalista Rai, è morta a 67 anni

Redazione
Maria Luisa Vincenzoni, giornalista Rai, è morta a 67 anni

Maria Luisa Vincenzoni, giornalista Rai, è morta a 67 anni. Vasto cordoglio ha suscitato la morte a 67 anni della giornalista Maria Luisa Vincenzoni. Per anni è nome di riferimento della testata nazionale della terza rete e del Tgr Rai del Veneto.

La giornalista, nel corso della lunga carriera, ha messo a disposizione il suo scrivere anche per altre testate venete e nazionali. A dare notizia del decesso della giornalista sono le agenzie di stampa. Non sono ancora chiarite le cause della morte al momento.

La carriera

Maria Luisa Vincenzoni era diventata professionista dal 1979, ma gli inizi nel mondo del giornalismo risalgono al 1975, quando aveva iniziato a lavorare da Padova per L’Unità, ai tempi di Tina Merlin, per poi laurearsi a Milano.

Dal 1980 ha iniziato a lavorare per il Mattino di Padova e dal 1983 è assunta in Rai dove è rimasta fino al 2008, conducendo il telegiornale regionale e curando la rubrica sulla protezione civile.

Tra le esperienze professionali anche quella nella redazione del Fatto di Enzo Biagi. Per poi passare a Roma al Tg3, da redattrice e conduttrice. In carriera ha collaborato anche con diverse tv locali e un sito web da Groningen, nei Paesi Bassi.

Il ricordo di Luca Zaia

A ricordare pubblicamente di Maria Luisa Vincenzoni è stato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che attraverso le sue pagine social ha ricordato la giornalista ed espresso il suo cordoglio nei confronti della famiglia.

Ci lascia una colonna del giornalismo Veneto degli ultimi decenni, una firma prestigiosa della carta stampata e di quella televisiva, una donna che ha contribuito con grande impegno professionale alla crescita dell’informazione e della comunicazione, approfondendo i temi legati all’economia, alla cultura e alla letteratura.

Portano il suo nome diversi progetti editoriali pensati e realizzati per raccontare anche il nostro territorio, per il quale lei stessa mostrava un interesse speciale, una profonda conoscenza e una spiccata sensibilità. Da parte mia e del Veneto, le più sentite condoglianze personali e istituzionali ai familiari e in particolare al figlio Walter.

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