Maria Rosaria Boccia sotto accusa per truffa e plagio
A denunciarla è stato un esposto dell'Università on line Pegaso, con riferimento alla laurea, per aver ingannato il sistema con documenti incompleti e contenuti copiati

Maria Rosaria Boccia sotto accusa per truffa e plagio. A denunciarla è stato un esposto dell’Università on line Pegaso, con riferimento alla laurea, per aver ingannato il sistema con documenti incompleti e contenuti copiati.
La vicenda riguarda Maria Rosaria Boccia, imprenditrice campana indagata a Napoli per presunte irregolarità nel conseguimento della laurea in Economia presso l’università Pegaso.
Il caso è emerso dopo un servizio televisivo che ha evidenziato somiglianze significative tra la sua tesi sul Servizio Sanitario Nazionale e una tesi discussa anni prima alla Luiss Guido Carli.
La denuncia per frode
Un software antiplagio ha rilevato coincidenze tali da indurre l’università Pegaso a denunciare la presunta frode. Oltre al sospetto di plagio, gli inquirenti stanno esaminando anomalie nell’iter amministrativo, in particolare la presentazione di un’autocertificazione senza firma per il riconoscimento di esami sostenuti, presumibilmente mai verificati, presso l’università Parthenope.
La Procura di Napoli ha ipotizzato i reati di falso ideologico, truffa ai danni di un ente pubblico e falsa attribuzione di valori altrui. Le indagini hanno coinvolto tre atenei: Pegaso, Parthenope e Luiss, con acquisizione di documenti da parte della Guardia di Finanza.
Se confermate, le accuse potrebbero trasformare il titolo accademico di Boccia in un problema giudiziario rilevante, mettendo in discussione la validità della sua laurea conseguita con un punteggio di 91 su 110.
Il caso evidenzia criticità nella gestione dei titoli universitari e potenziali abusi nel sistema accademico.