Marmolada: 6 i morti. Travolti dal ghiacciaio
Marmolada: 6 i morti. Travolti dal ghiacciaio. Un vero e proprio disastro quello che ha colpito il veneto. Molto probabilmente il caldo di questo periodo ha provocato il distacco di roccia sulla Marmolada a Pian dei Fiacconi e l’apertura di un crepaccio sul ghiacciaio.
Sono una quindicina le persone rimaste coinvolte, secondo quanto ha reso noto su Twitter il Suem 118 del Veneto che ha propri mezzi impiegati in zona. Sul posto stanno operando 5 elicotteri e l’elisoccorso trentino.
Vi sarebbero almeno 8 feriti, due di questi sarebbe in gravi condizioni, tra le persone rimaste coinvolte, e almeno 6 morti. Sono tuttora in corso le ricerche e un punto operativo soccorsi è stato allestito a Canazei. Decine di uomini del Soccorso alpino stanno pattugliando l’area.
Sei, per il momento, gli escursionisti morti
I feriti sono stati ricoverati in più ospedali, quelli di Belluno, Treviso, Trento e Bolzano. Secondo le prime informazioni giunte fino a questo momento, il distacco sarebbe avvenuto nel tratto che porta da Pian dei Fiacconi a Punta Penia per la via normale alla vetta della Marmolada.
A staccarsi è stata una parte della calotta di Punta Rocca che ha causato una valanga misto neve, ghiaccio e roccia che si è abbattuta lungo la via normale della Marmolada.
Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, sta raggiungendo il Punto operativo di Canazei. L’assessore alla Protezione Civile della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin, ha spiegato che “per la parte veneta sono già operativi i 2 elicotteri del Suem 118 della Ulss di Belluno.
Operativo anche uno degli elicotteri della Protezione Civile della Regione del Veneto per trasportare squadre dei soccorritori alpini con unità cinofile sul posto. Tutte le squadre del soccorso alpino della zona sono attivate. Già recuperati i primi feriti”.
I soccorsi
Bottacin ha anche affermato di essere in contatto con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio per tenerlo informato, e con il Capo della Delegazione del Soccorso Alpino Alex Barattin.
Secondo quanto appreso da Agi dalle prime informazioni dei soccorritori in territorio veneto, sarebbero almeno sei le persone morte e vi sarebbero oltre una decina di feriti. Sei corpi sarebbero infatti estratti dalla massa di ghiaccio; ma non ancora recuperati e portati a valle.
I 15 escursionisti coinvolti nel crollo erano probabilmente divisi in due cordate. Intanto è chiesto anche l’intervento dei droni per la ricerca dei dispersi, secondo quanto fatto sapere dal Soccorso alpino altoatesino. Il seracco ha un fronte di circa 300 metri.
Le elevate temperature in quota sulla Marmolada stanno causando notevoli difficoltà ai soccorritori che operano con molta cautela per evitare ulteriori crolli dei seracchi. “Abbiamo sentito un rumore forte, tipico di una frana, poi abbiamo visto scendere a forte velocità a valle una specie di valanga composta da neve e ghiaccio e da lì ho capito che qualcosa di grave era successo.
Col binocolo da qui si vede la rottura del serracco, è probabile che si stacchi ancora qualcosa”. Ha detto all’Ansa uno dei responsabili del Rifugio Castiglioni Marmolada, testimone del crollo del serracco.