Marmolada: sono vivi quattro dispersi. 7 i morti

Redazione
Marmolada: sono vivi quattro dispersi. 7 i morti

Marmolada: sono vivi quattro dispersi. 7 i morti. Arrivano buone notizie dal fronte della valanga che ha fatto crollare parte del ghiacciaio della Marmolada. Quattro persone, che risultavano disperse, sono state trovate vive.

È quanto è appreso da fonti dei soccorritori che stanno continuando le ricerche in tutta l’area intorno alla zona in cui si è verificato ieri pomeriggio il crollo del seracco sul ghiacciaio che ha provocato la morte di almeno sette persone.

Il bilancio drammatico

E’ aggiornato nella conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio di oggi dal premier Draghi insieme con il presidente della regione Veneto Zaia il drammatico bilancio della catastrofe. Al momento dei sette morti, tre sono identificati, tra cui il 27enne Filippo Bari e il 51enne Davide Miotti.

Mentre sono ancora 14 i dispersi. Numeri che si basano sulle persone reclamate o segnalate dai famigliari, mentre otto sono i feriti di cui due in condizioni molto delicate.

Tra i dispersi ci sono quattro persone di origine ceca e una di origini austriache. Tre delle sette vittime della tragedia della Marmolada attualmente identificate, sono italiane, precisamente del Veneto.

Due di esse, una della provincia di Vicenza e l’altra di quella di Treviso, sono esperte guide alpine. Al momento le operazioni di ricerca stanno continuando. Ma perlopiù attraverso i droni o con elicotteri, mentre le condizioni metereologiche rendono difficili le operazioni via terra sul versante trentino della regina delle Dolomiti.

Ci si mettono anche le temperature sopra la media a complicare le operazioni di soccorso e di salvataggio e a rendere infatti più alta la possibilità di un nuovo distacco di materiale dal ghiacciaio della Marmolada.

Situazione climatica

Questo dramma ha certamente dell’imprevedibilità, ma altrettanto certamente dipende dal deterioramento dell’ambiente e dalla situazione climatica – le parole del presidente del Consiglio Mario Draghi – oggi l’Italia piange queste vittime.

Ma il governo deve riflettere su quanto accaduto e deve prendere dei provvedimenti perché quanto accaduto abbia una probabilità bassissima di succedere di nuovo e possa essere evitato”.

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