Massacrato di botte nel bagno della scuola dai suoi coetanei

Redazione
Massacrato di botte nel bagno della scuola dai suoi coetanei

Massacrato di botte nel bagno della scuola dai suoi coetanei. Massacrato di botte in bagno dai compagni di scuola. Vittima di bullismo sfociato in aggressione un bambino di dodici anni. Preso di mira e picchiato durante la ricreazione.

Fino a finire in ospedale con un labbro spaccato, due costole fratturate e lividi su diverse parti del corpo. L’episodio di violenza che ha come protagonisti dei giovanissimi è accaduto lo scorso giovedì 19 novembre nella scuola di Sassa, nel territorio del comune di Pisoniano.

Il bambino al momento in cui sono accaduti i fatti si trovava al bagno durante l’orario di ricreazione, quando è preso di mira da un gruppo di coetanei, probabilmente tre o quattro.

Che, senza alcun motivo, lo hanno accerchiato, per poi aggredirlo, prendendolo a spintoni e poi picchiandolo con calci e pugni. Dopo averlo pestato lo hanno lasciato sul pavimento e se ne sono andati.

Il bambino è portato al pronto soccorso, dove ha ricevuto le cure necessarie ed è sottoposto agli esami. I genitori si sono presentati alla caserma dei carabinieri di Subiaco e hanno sporto denuncia. Anche la dirigente scolastica sta svolgendo degli accertamenti interni all’istituto.

I sindaci della Valle del Giovenzano: “Agli adulti spetta il compito di educatori”

Appresa la notizia, la comunità è rimasta scossa per l’accaduto. Sull’episodio sono intervenuti i sindaci dell’Unione dei Comuni Valle del Giovenzano.

“Esprimiamo la nostra vicinanza al ragazzo vittima della violenza e alla sua famiglia. Il nostro augurio è che il giovane si rimetta presto e che, con l’aiuto di tutta la comunità allargata che gravita attorno alla scuola, possa ritornare a vivere con fiducia e serenità il rapporto con il prossimo”

“La questione, al di là del singolo episodio, riguarda, a nostro avviso, un progetto educativo che deve coinvolgere tutti gli adulti del nostro territorio che, come genitori, zii e nonni.”

“Devono sentirsi in dovere di far assumere apertamente ai minori le loro responsabilità senza difenderli sempre e a ogni costo. Noi aborriamo con forza il linciaggio dei colpevoli ma pretendiamo che gli adulti svolgano il proprio dovere sociale di educatori”. Fonte Fanpage

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