Maurizio Costanzo: quella volta in cui ha scomodato la mafia

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Maurizio Costanzo: quella volta in cui ha scomodato la mafia

 Maurizio Costanzo: quella volta in cui ha scomodato la mafia. Muore oggi, il 24 febbraio 2023, Maurizio Costanzo, giornalista, autore radiofonico e televisivo.

Nel 1956 iniziò giovanissimo la sua carriera di giornalista. Era amico del giudice Giovanni Falcone, ospite alle sue trasmissioni. Maurizio Costanzo si è impegnato molto come uomo e giornalista nella lotta alla mafia.

In seguito all’omicidio di Libero Grassi, avvenuto nel 1991 – insieme a Michele Santoro – Maurizio Costanzo realizzò una maratona Rai-Fininvest contro la mafia.

L’attentato

Un’iniziativa che non parve graditissima proprio a Cosa nostra. Così il 14 maggio 1993, una Fiat Uno imbottita di novanta chilogrammi di tritolo esplose in via Ruggero Fauro (vicino al Teatro Parioli).

La mafia voleva quindi ucciderlo un anno dopo le stragi del 1992, ma Maurizio Costanzo, insieme alla moglie Maria De Filippi, riusce a scampare all’attentato di via Fauro

“La mafia mi dedicò 70 chili di tritolo mentre tornavo a casa in macchina con Maria. Il bello è stato accorgerci che eravamo vivi” è il suo commento allora a freddo sull’accaduto.

Le auto coinvolte

Al momento dell’esplosione erano in transito due autovetture. Una Mercedes blu presa a nolo la mattina dell’attentato condotta da Stefano Degni e dove sedevano Maurizio Costanzo (di ritorno dalle registrazioni del Maurizio Costanzo Show) e la sua compagna Maria De Filippi e, a brevissima distanza, una Lancia Thema con a bordo le guardie del corpo Fabio De Palo (rimasto lievemente ferito) e Aldo Re (che subì lesioni legate allo shock).

Le indagini successive e le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia accertarono che gli autori dell’attentato erano proprio alcuni mafiosi e che Maurizio Costanzo era uno dei principali obiettivi da eliminare per Cosa Nostra a causa delle sue trasmissioni. Da quel momento Costanzo visse sottoposto a un protocollo di protezione.

Paolo Borsellino in una sua celebre frase diceva: “Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”. Oggi Costanzo ci lascia come uomo ma da giornalista ha scelto di non cedere, di “non morire ogni giorno” di fronte alle minacce della mafia.

Paola De Palma

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