Maurizio Viecca, primario del Sacco: ” Ospedali al collasso, si rischia di morire in ambulanza o in casa”

Redazione
Maurizio Viecca, primario del Sacco: ” Ospedali al collasso, si rischia di morire in ambulanza o in casa”

Maurizio Viecca, primario del Sacco: ” Ospedali al collasso, si rischia di morire in ambulanza o in casa”. “Gli ospedali di Milano sono la collasso, non c’è più posto per i pazienti. Avanti così, si rischia di morire in ambulanza o in casa, come accadeva in primavera”.

È l’allarme lanciato da Maurizio Viecca, primario di cardiologia al Sacco di Milano, che chiede alle istituzioni di intervenire in Lombardia e a Milano con misure più restrittive per evitare il collasso del sistema sanitario.

Primario Sacco: Ospedali di Milano al collasso

“La crisi degli ospedali non dipende tanto dai posti liberi o meno, ma dalla mancanza di personale. Tanti operatori sanitari si sono ammalati, in percentuali che in primavera non si era riscontrate perché a Milano il virus circolava meno”, avverte il medico milanese.

Secondo Viecca, bisogna adottare subito delle soluzioni che permettano di evitare scenari ancora peggiori. “Occorre immediatamente ridurre i contatti, sui mezzi pubblici anzitutto.”

“Si deve aprire l’Area C a Milano, si devono utilizzare pulmann privati a uso turistico. E poi ci vogliono i controlli delle forze dell’ordine.”

“Se il 95% delle persone utilizzasse mascherine a norma, avremmo migliaia di morti in meno e il lockdown sarebbe risolutivo e breve, come dimostra uno studio dell’Università di Washington”.

Escono dalla zona rossa: Multati tre operai

Tre operai sono stati multati per essere usciti dalla Zona Rossa di Orta di Atella, nella provincia di Caserta, istituita dopo l’alto numero di contagi che si è registrato in città.

I tre, che hanno violato il divieto per andare a lavorare, sono sorpresi a Grumo Nevano, nella provincia di Napoli, dai carabinieri.

Impegnati in un controllo finalizzato a contrastare le violazioni delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e di quelle relative allo sfruttamento del lavoro nero.

Nell’ambito dei controlli, i militari dell’Arma della stazione di Grumo Nevano hanno sanzionato il responsabile dell’attività con una multa del valore complessivo di circa 20mila euro.

L’azienda non era in regola con il registro di carico e scarico dei rifiuti. E i 13 lavoratori impiegati non erano mai sottoposti alle visite mediche obbligatorie.

Né ai corsi di formazioni sui rischi relativi al loro lavoro. Dei 13 dipendenti, inoltre, 5 non erano mai stati regolarmente assunti, e due di essi percepivano il reddito di cittadinanza. Fonte Fanpage

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