Maxi sequestro di medicinali per le disfunzioni erettili: il blitz della finanza
Maxi sequestro di medicinali per le disfunzioni erettili: il blitz della finanza. Migliaia di flaconi e compresse, medicinali e farmaci privi di regolare documentazione sanitaria, sono stati sequestrati all’aeroporto milanese di Malpensa dai funzionari dell’Agenzia delle dogane e i militari dalla guardia di finanza.
Maxi sequestro di farmaci a Malpensa: trovati 50mila prodotti medicinali in flaconcini e compresse
I farmaci irregolari, scoperti dai militari, erano nascosti nei bagagli appartenenti ad una donna congolese, una viaggiatrice in arrivo da Kinshasa; dopo che aveva fatto scalo ad Addis Abeba, in Etiopia.
Il sequestro è scattato dopo le verifiche. Ed ha riguardato trentamila compresse di Desametasone, un potente antinfiammatorio steroideo, e altri prodotti utilizzati per combattere le disfunzioni erettili.
Antinfiammatori e prodotti per le disfunzioni erettili nella valigia di una viaggiatrice
In totale i finanzieri del Secondo Nucleo operativo, gruppo Malpensa, diretti dal tenente Pietro Cesarano, hanno sequestrato circa cinquantamila prodotti medicinali, confezionati in flaconcini e compresse.
“Acquisito il parere sanitario dai competenti Uffici della Sanità marittima ed Aerea di Frontiera (USMAF), che ne ha confermato il divieto di importazione, si è proceduto al sequestro dei farmaci segnalati.
Si è, poi, proceduto alla denuncia a piede libero della passeggera per violazione delle disposizioni di cui al D.Lgs 219/2006 (Codice medicinali per uso Umano)”, si legge in una nota del comando provinciale di Varese della guardia di finanza.
L’Agenzia Dogane e Monopoli e la Guardia di Finanza garantiscono un costante presidio presso lo scalo varesino, a tutela della salute pubblica, impedendo l’immissione sul mercato di sostanze illegali, altamente tossiche e pericolose.
Cento auto e moto abbandonate per le strade di Napoli rimosse dalle forze dell’ordine
Un centinaio tra automobili e motocicli abbandonati per le strade di Napoli sono rimosse dalle forze dell’ordine in arie zone del centro storico partenopeo ed a ridosso dei quartieri di Chiaia e San Ferdinando.
Si tratta di autovetture e motorini che erano abbandonati da tempo da chi li utilizzava e che, probabilmente per “risparmiare” le tasse dovute alla rottamazione; oppure perché utilizzati per rapine o altro e dunque rubati, aveva dunque deciso di lasciarli in strada.
Lasciando che le intemperie le rendessero di fatti ancor più inutilizzabili. Incuranti sia del rischio ambientale sia del decoro urbano vero e proprio per la presenza dei rottami lungo le strade; allo stesso tempo pericolosi anche per i passanti e soprattutto per i bambini.
65 le carcasse recuperate
Si tratta, per lo più di motorini: 65 le carcasse recuperate, oltre ad una trentina di automobili. L’operazione ha visto impegnati i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli ed il Nucleo veicoli abbandonati della Polizia Municipale di Napoli.
I mezzi, oltre ad essere in stato di abbandono, sono risultati anche sprovvisti di assicurazione e in qualche caso rubati. Le zone dove queste carcasse sono rinvenute vanno dalle Rampe Brancaccio a viale Fornelli, passando per via Sprenzella e la zona Concordia.
Mezzi che, spiegano le forze dell’ordine, “intralciano le strade” e che “restando per mesi accantonati risultano uno sfregio per la città”. Le stesse forze dell’ordine hanno quindi invitato i cittadini a segnalare la presenza di mezzi abbandonati per le strade in modo da poter intervenire.