Meghan e Kate due modi di parlare al cuore come Diana

Redazione
Meghan e Kate due modi di parlare al cuore come Diana

Meghan e Kate due modi di parlare al cuore come Diana. Sul New York Times, Meghan svela il dolore di una madre. Mentre Kate annuncia il risultato della prima grande indagine sui bambini della Royal Foundation.

L’indomani dell’annuncio choc di Meghan, duchessa di Sussex, dell’aborto spontaneo che le ha portato via il secondogenito nel luglio scorso, Kate duchessa di Cambridge, è pronta a presentare al mondo il risultato della prima grande operazione della Royal Foundation: il progetto delle 5 Big Questions.

Il timing non poteva insomma essere più mirato per un conflitto mediatico, fra cognate. Da un lato Meghan, che firmandosi «mother, feminist, advocate», apre le porte più intime e private del suo essere donna dichiarando senza reticenze di aver subito un aborto spontaneo.

Dall’altra, Kate — mamma di tre bambini – che per dare il via all’attività della Royal Foundation un anno fa ha promosso il più grande sondaggio di opinione ai quattro angoli del Regno per individuare i problemi e le esigenze dei più piccoli dei «sudditi» di Sua Maestà: i bambini al di sotto dei 5 anni.

Mezzo milione

Mezzo milione di cittadini ha risposto alle domande poste dalla Royal Foundation pronta adesso a svelare con Ipsos Mori il risultato entro il fine settimana. L’idea dietro al progetto della Royal Foundation era quella di chiedere alle famiglie cosa si aspettino dalla società.

Un progetto insomma di visione lunga, come quelli che ama la monarchia, destinati a durare nel tempo, a traghettare Londra da un re al suo successore. Esattamente quel che dovrà fare William con Kate, per traghettare il trono di San Giacomo al principino George. Terzo nella successione dopo Carlo e William.

Famiglia

Meghan? Una madre di famiglia calata nell’ora e adesso che con l’editoriale affidato al New York Times parla con le parole del cuore e del dolore. Non tanto proiettata verso il futuro, ma immersa nei problemi dell’oggi.

Quelli di tante madri come lei che hanno vissuto lo stesso dramma e con le quale dimostra di voler condividere il dolore. E molte le hanno già risposto, un fiume di messaggi arrivati al sito del NYT: «Spero che adesso lo stigma dell’aborto sia sradicato», le ha scritto Fitzi. Leggi anche qui 

«Ho tenuto un diario di ciascuno dei miei quattro aborti per catturare le emozioni crude», ha aggiunto Cathamand. «Ci sono 12 anni tra me e mia sorella perché nostra madre soffrì diversi aborti», scrive in risposta a Meghan, Judy dal Canada, accennando poi al Covid e a quanto stia segnando per sempre l’intera società. Il corriere

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR