Meloni: “Rispettare indicazioni, intemperanze pericolose”

Redazione
Meloni: “Rispettare indicazioni, intemperanze pericolose”
repertorio

Meloni: “Rispettare indicazioni, intemperanze pericolose”. L’ipotesi che si debba chiudere tutto a causa del Coronavirus c’è ed è concreta, ma come spiega la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, “quando ce lo diranno gli esperti sarà importante che la popolazione si renda conto che in questa fase, qualunque cosa venga chiesta dalle istituzioni è bene, come ha detto anche il presidente Mattarella, rispettarlo, perché un’intemperanza può rappresentare un problema”.

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L’appello della presidente di Fdi ai microfoni di Rainews24 prosegue: “È un momento nel quale dobbiamo serrare i ranghi, stare concentrati, senza panico, senza diventare noi parte del problema. Più rispettiamo quello che le istituzioni ci dicono, tra le mille confusioni comunicative che ci sono, più diamo una mano”.

La politica

Parlando poi di questioni più strettamente politiche, Meloni spiega: “Di governissimo non ho mai parlato. In questo momento non c’è bisogno di governissimi, ma di unità e capacità di dialogare”.

La volontà

La volontà di “collaborare” in questa fase viene ribadita dalla presidente di Fdi, con la decisione di votare lo scostamento di bilancio. Anche se i 7,5 miliardi di euro annunciati dal governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus “sono meno di quanto si spende per il reddito di cittadinanza, mi permetto di dire che queste risorse non sono ancora sufficienti”.

Ultime notizie

Ultime notizie in diretta sull’emergenza Coronavirus, dall’Italia e dal mondo, nella giornata di oggi sabato 7 marzo. I casi confermati di contagio nel nostro Paese sono saliti a 4.636 di cui 197 morti e 523 guariti.

I casi

Si tratta di 620 malati e 49 morti in più in un solo giorno. Le zone più colpite restano la Lombardia e il Veneto dove si pensa di estendere la zona rossa. Per far fronte all’emergenza scatenata dal Covid-19 il governo ha deciso di varare nuove misure straordinarie come l’assunzione di 20mila persone nella sanità, ma anche la stretta sull’attività giudiziaria con processi a porte chiuse o rinviati a giugno e la possibilità di requisire alberghi per quarantene.

Primo caso di contagio anche in Vaticano e a Malta: si tratta di una ragazza di 12 anni italiana. Nel mondo raggiunti i 100mila casi, ma la metà sono guariti.

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