Mercurio nel pesce spada, ritirato immediatamente dal mercato

Redazione
Mercurio nel pesce spada, ritirato immediatamente dal mercato

Mercurio nel pesce spada, ritirato immediatamente dal mercato. Immediato richiamo dal mercato italiano di un lotto di pesce spada affumicato per un possibile rischio chimico per i consumatori.

Lo ha annunciato il ministero della Salute attraverso il suo portale dedicato agli avvisi di sicurezza e ai richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori. Il prodotto interessato è un trancio di pesce spada.

Del tipo affumicato e confezionato, distribuito dalla ditta Riunione industrie Alimentari S.r.l .con sede a Genova; ma confezionato dalla società Regalfish S.r.l. nello stabilimento di Via Bacone a Settimo Milanese, nella città metropolitana di Milano.

Come recita l’avviso pubblicato solo oggi sul portale del Ministero della salute; ma datato 12 febbraio, il richiamo dell’intero lotto di pesce spada è stato disposto in via precauzionale a causa della possibile presenza di mercurio nel prodotto.

Il lotto interessato

Il lotto interessato dal ritiro è il numero 20210120 con data di scadenza o termine minimo di conservazione fissato al 11 marzo 2021. Le confezioni con il lotto indicato e invendute son state già ritirate dal distributore.

Ma nel caso aveste già acquistato il pesce spada affumicato sopra indicato si sconsiglia nel modo più assoluto di consumarlo. L’invito è di riportarlo senza perdere tempo al punto vendita. Come recita l’avviso.

Per ulteriori informazioni e delucidazioni rivolgersi al produttore ai numeri indicati sullo stesso: è possibile contattare l’azienda al numero 010 803344 interni 211, 216 e 302 oppure all’indirizzo e-mail qualita@lariunione.it .

La presenza di mercurio nei pesci non è una novità e già ha portato a precedenti richiami. Nella forma del metilmercurio, altamente tossica, tende ad accumularsi. Soprattutto nei pesci più longevi, come il pesce spada.

Per questo, le specie di pesci più longeve e in cima alla catena alimentare come tonni, squali, pesce spada e sgombro reale, contengono concentrazioni più elevate di mercurio rispetto ad altre. Perciò ci sono leggi specifiche che indicano percentuali di presenza oltre le quali non è consentito il consumo.

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