Michele De Feo muore a vent’anni a Taurasi
L'amministrazione comunale ha dichiarato il lutto cittadino per la grave e inaspettata perdita. La mamma ha trovato il figlio senza vita
Michele De Feo muore a vent’anni a Taurasi. L’amministrazione comunale ha dichiarato il lutto cittadino per la grave e inaspettata perdita. La mamma ha trovato il figlio senza vita.
Il cuore di Michele De Feo ha smesso di battere, lasciando il mondo troppo presto, a soli vent’anni, e con esso si è fermata anche la quotidianità dell’intera comunità di Taurasi, in provincia di Avellino.
Questa tragica perdita ha motivato la proclamazione del lutto cittadino in segno di rispetto e dolore nel giorno dei funerali. La gioiosa atmosfera natalizia, che abitualmente permea il borgo del Medio Calore in questo periodo dell’anno, è svanita anticipatamente, sostituita da un senso di profonda tristezza.
Nell’aria dicembrina, che normalmente porta con sé speranza e calore, ora c’è solo una mestizia palpabile che pesa sui volti segnati e sulle parole degli abitanti, tutti ancora scioccati da una tragedia che ha devastato la vita di una famiglia semplice, stimata e ben voluta da tutti, a pochi giorni dall’arrivo del Natale.
Il cordoglio del primo cittadino
Il sindaco Antonio Tranfaglia, portavoce del dolore collettivo della comunità, non ha potuto fare a meno di esprimere a nome di tutti l’angoscia per questa perdita con parole che riflettono lo stato d’animo generale.
È un dolore che supera i confini della comprensione umana, ha detto durante il rito funebre celebrato ieri pomeriggio, mentre osservava insieme ai cittadini la cerimonia in memoria di Michele.
La celebrazione è stata altresì segnata dal tentativo del giovane parroco locale, don Alfonso Morano, di offrire conforto ai genitori di Michele. Tuttavia, persino lui ha faticato a spiegare l’inspiegabile e a trovare parole capaci di lenire il dolore schiacciante di chi ha visto la propria realtà sconvolta da un lutto tanto prematuro quanto improvviso.
La tragedia è stata scoperta dalla madre, Oxana, che in un normale giorno della sua quotidianità si è imbattuta nell’immagine straziante del figlio esanime. Nulla sembrava presagio di un simile dramma imminente; Michele era percepito come un ragazzo sano e benigno, sempre disponibile verso il prossimo.
Soltanto pochi giorni prima, infatti, si era prestato ad aiutare alcuni amici nei lavori agricoli nelle campagne della zona. Alcuni testimoniano che si era lamentato di una leggera difficoltà respiratoria.
Eppure queste manifestazioni non avevano destato allarmismi. Taurasi oggi non è solo un luogo geografico; è diventato un simbolo d’unione nella sofferenza.
Ogni abitante si è stretto attorno alla famiglia De Feo, osservando in rispettoso silenzio e partecipazione il dolore senza fine di due genitori ormai privi perfino della forza di piangere davanti al bianco feretro che raccoglie le spoglie di un giovane uomo straordinario.
In questi soli vent’anni di vita vissuti pienamente a stretto contatto con la comunità locale, Michele ha saputo lasciare un segno indelebile nei cuori di quanti ebbero la fortuna di conoscerlo e apprezzarne la bontà e il carattere impeccabile.