Miggiano-Montesano: scontri e coltelli fra bande rivali fuori dalla scuola media
Il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo di Miggiano-Montesano in provincia di Lecce, ha scritto alle famiglie che gli studenti si sarebbero sfidati più volte con coltelli
Miggiano-Montesano: scontri e coltelli fra bande rivali fuori dalla scuola media. Il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Miggiano-Montesano in provincia di Lecce, ha scritto alle famiglie che gli studenti si sarebbero sfidati più volte con coltelli.
Il preside dell’Istituto comprensivo di Miggiano-Montesano, situato in Salento, ha sottolineato l’importanza di instillare nelle nuove generazioni valori di rispetto, legalità e non violenza.
Egli ha segnalato diversi episodi di scontri tra bande giovanili, che si verificano prima e dopo le lezioni alla scuola media, esortando tutti a non sottovalutare la situazione e a monitorare costantemente i giovani.
La denuncia del preside
In una lettera indirizzata ai genitori degli alunni della scuola media, il dirigente scolastico ha descritto come i ragazzi si siano sfidati più volte in bande organizzate, arrivando persino a minacciare con l’aggravante dell’uso di coltelli a serramanico.
“Minacce di questo tipo o gli scontri tra bande giovanili non possono essere considerati semplici litigi tra ragazzi“, ha scritto il preside, invitando genitori, insegnanti e la comunità locale a prestare attenzione ai comportamenti dei ragazzi anche oltre le mura scolastiche.
Questo invito ad una maggiore consapevolezza sulla questione della violenza tra i giovani, anche in tenera età, arriva dopo diverse segnalazioni di episodi di aggressività, tra bullismo e risse.
Recentemente, i genitori di un ragazzo vittima di bullismo hanno presentato una denuncia ai carabinieri della stazione di Specchia, con un’informativa trasmessa alla Procura della Repubblica per i minorenni.
In risposta a questi eventi, il preside ha organizzato un incontro con don Antonio Coluccia, sacerdote noto per il suo impegno contro mafie e criminalità giovanile. Durante l’incontro, è stata introdotta la cassetta “ConfidiAMOci” per le segnalazioni anonime ed è stata presentata l’app YouPol della Polizia di Stato, un utile strumento per denunciare episodi di violenza.