Migranti l’Italia apre i porti: stop multe salate a Ong e più accoglienza

Redazione
Migranti l’Italia apre i porti: stop multe salate a Ong e più accoglienza

Migranti l’Italia apre i porti: stop multe salate a Ong e più accoglienza. Il decreto Migranti supera il primo ‘scoglio’ della fiducia alla Camera, e si avvia verso la conversione in legge. Che deve avvenire entro il 20 dicembre, pena la decadenza.

L’ultimo passaggio toccherà al Senato.

Il provvedimento, che modifica i decreti Salvini in tema di immigrazione, e introduce il daspo per i violenti della movida. E’ fortemente osteggiato dal centrodestra, in particolar modo dalla Lega.

Dopo una lunga ‘gestazione’, a causa delle divisioni interne alla maggioranza, il decreto ha visto la luce a fine ottobre. Subendo alcune modifiche durante l’esame in commissione. Dove le opposizioni hanno tentato di rallentarne l’esame mettendo in atto un duro ostruzionismo.

Diverse le novità rispetto alla normativa introdotta dai due decreti Sicurezza

Niente più multe milionarie alle Ong, viene ampliato il sistema di accoglienza, con l’introduzione del regime di protezione speciale, e viene eliminato il tetto massimo di ingressi per motivi di lavoro, legato al decreto flussi. Queste le principali novità contenute nel decreto Migranti:

STOP A MULTE MILIONARIE PER ONG E CONFISCA NAVI

Si allenta la stretta sulle Ong. Il decreto infatti cancella le multe salate alle navi che violano il divieto di ingresso, transito o sosta nelle acque territoriali italiane e viene eliminata la confisca ed eventuale distruzione dell’imbarcazione.

Il “divieto di navigazione” non opera nel caso in cui si svolgano attività di soccorso, immediatamente comunicate alle autorità italiane e dello Stato di bandiera. L’inosservanza del divieto o del limite di navigazione comporta una sanzione da 10 mila a 50 mila euro.

STOP A TETTO MASSIMO QUOTE

Il decreto interviene sulle previsioni del Testo unico immigrazione sui flussi di ingresso di stranieri non appartenenti all’Unione europea per motivi di lavoro, subordinato o autonomo. Sono quindi soppressi il termine del 30 novembre di ciascun anno e il limite delle quote stabilite nell’ultimo decreto emanato, attualmente previsti.

PERMESSO DI SOGGIORNO

Una delle novità introdotte dal decreto Migranti riguarda il rifiuto o la revoca del permesso di soggiorno. Con le nuove norme viene meno l’ambito di discrezionalità nella valutazione dei “seri motivi”, attribuita al Questore. Viene fatto salvo il rispetto degli obblighi costituzionali o internazionali dello Stato italiano.

MENO POTERI A MINISTRO INTERNO

Eliminata la disposizione che prevedeva che il titolare del Viminale potesse limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale, per motivi di ordine e sicurezza pubblica.

NO ESPULSIONE PER CHI RISCHIA PERSECUZIONI PER ORIENTAMENTO SESSUALE:

L’orientamento sessuale e l’identità di genere rientrano tra i motivi per cui non può essere disposta l’espulsione. La nuova norma estende quindi l’ambito di applicazione del divieto di respingimento e di espulsione. La disposizione del Testo unico prevede divieto di respingimento e di espulsione

CITTADINANZA:

Fissato in ventiquattro mesi, prorogabili fino a trentasei il termine massimo per la conclusione dei procedimenti di riconoscimento della cittadinanza per matrimonio e per naturalizzazione. Per saperne di più clicca qui

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