Migranti, Ocean Viking ne soccorre in centinaia e il Ministro Lamorgese si appella all’Europa

Redazione
Migranti, Ocean Viking ne soccorre in centinaia e il Ministro Lamorgese si appella all’Europa

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese:  “Finora lʼimpegno del nostro Paese è stato eccezionale ma serve una strategia comune contro lo sfruttamento dei migranti e i trafficanti di esseri umani”. Di fronte all’intensificarsi dei flussi migratori dovuti alla nuova crisi siriana, i Paesi più esposti non vanno lasciati soli.  Il titolare del Viminale chiede un intervento forte da parte dell’Europa.

ONG Ocean Viking

Gli ultimi a essere stati soccorsi in mare, sono i 178 migranti che adesso sono a bordo della Ocean Viking, una nave di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere. Tra di loro ci sono una decina di donne e 15 minori. Sono stati due i salvataggi effettuati dalla nave a circa 50 miglia dalle coste libiche. Erano esausti ma sarebbero tutti in condizioni stabili, fa sapere Msf in un tweet.

L’emergenza migranti

L’emergenza migranti continua a solcare quindi il Mediterraneo con cifre che fanno segnare sempre nuovi record. Secondo il nostro ministro dell’Interno, il punto chiave è proprio “il superamento degli attuali squilibri nella ripartizione degli oneri tra gli Stati membri”.

L’accordo di Malta

L’introduzione di un meccanismo di redistribuzione dei migranti basato su procedure di ricollocazione automatiche, veloci ed efficaci, fa sì che non vi siano incertezze in merito alla gestione dell’accoglienza al momento dello sbarco e allo Stato membro che se ne debba fare carico. “Questi elementi potrebbero rappresentare una svolta decisiva soprattutto nella prospettiva di una riforma del Regolamento di Dublino“.

Ancora il Ministro

“Finora l’impegno del nostro Paese su questo fronte è stato eccezionale”. Il problema principale resta l’intesa tra gli Stati membri e il sostegno dovuto ai Paesi con i porti cosiddetti di “primo approdo”, tra cui quelli italiani  e maltesi. “L’idea condivisa è che un nuovo patto di solidarietà europeo deve nascere da questa consapevolezza e la bozza di accordo può rappresentare il cambio di passo, in direzione di un sistema di gestione più equo e bilanciato; un percorso complesso, ne sono consapevole, che auspico possa vedere progressivamente coinvolti il maggior numero possibile di partner europei”.

Intanto in Italia continuano inesorabili gli sbarchi e si ha come l’impressione che saremo soli a gestire l’ennesima emergenza.

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