Migranti: sedati disordini Cpr di Gradisca, contuso carabiniere

Redazione
Migranti: sedati disordini Cpr di Gradisca, contuso carabiniere

Migranti: sedati disordini Cpr di Gradisca, contuso carabiniere. Oggetti, vestiti e suppellettili sono stati dati alle fiamme all’interno del Cpr di Gradisca d’Isonzo (Gorizia) ieri sera durante un tentativo di rivolta da parte dei migranti trattenuti all’interno della struttura.

A quanto si apprende, un carabiniere tra quelli intervenuti per sedare i disordini è rimasto lievemente ferito.

E’ colpito al capo da un oggetto, forse parte di un plexiglass andato in frantumi. Il militare è portato in ospedale.

Anche un ospite della struttura sarebbe rimasto lievemente ferito.

Nel corso dei disordini, verificatisi nelle stanze e all’ingresso del cpr, alcuni migranti hanno tentato la fuga, ma sono rimasti bloccati.

Secondo una ricostruzione, non ci sarebbero contatti o colluttazioni tra le persone trattenute nella struttura e le forze dell’ordine.

Sul posto sono intervenuti, oltre i Carabinieri, anche Polizia, Guardia di finanza, operatori sanitari e vigili del fuoco, che hanno spento l’incendio.

La rivolta è sedata in breve tempo. Sono in corso accertamenti per ricostruire l’accaduto.

Coronavirus: scali Venezia e Verona attivano punto tamponi

Sono attivate negli aeroporti veneti “Marco Polo” di Venezia e “Valerio Catullo” di Verona due postazioni tamponi.

Sono organizzati dalla Regione attraverso le Aziende sanitarie, che offrono la possibilità ai viaggiatori di rientro da Croazia, Grecia, Malta o Spagna di effettuare il test.

Gli scali di Venezia e Verona sono i primi in Italia ad aver approntato e reso operativi i punti tampone per passeggeri in arrivo da aree a rischio.

L’opportunità si affianca, come previsto dall’ordinanza del Ministero e della Regione, a quella di presentare all’atto dell’imbarco il risultato del tampone negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale.

O anche alla possibilità di sottoporsi all’esame nelle 78 ore successive allo sbarco presso la propria Azienda sanitaria di riferimento.

Le persone in attesa dell’esito del tampone sono sottoposte all’isolamento fiduciario nella propria abitazione.

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