Milano, lite tra sudamericani in via Monfalcone: tre feriti

Redazione
Milano, lite tra sudamericani in via Monfalcone: tre feriti

Milano, lite tra sudamericani in via Monfalcone: tre feriti. È di tre feriti non gravi il bilancio della rissa registratasi la notte passata a Milano, in via Monfalcone.

Dove verso l’una del mattino alcuni giovani sudamericani se le sono prima promesse e poi date per ragioni ancora da chiarire.

I tre feriti portati in ospedale con ferite da arma bianca

L’allarme è scattato dieci minuti dopo l’una quando l’Azienda regionale emergenza urgenza della Lombardia ha inviato sul posto tre ambulanze e un’automedica in codice giallo.

Con gli operatori sanitari, sono arrivati anche gli agenti della polizia di Milano. Soccorsi, i tre giovani sono trasferiti in condizioni non gravi ai pronto soccorso degli ospedali Niguarda, Città Studi e San Raffaele.

Tutti, hanno riportato ferite da arma bianca, alcune delle quali profonde ma non penetranti. La polizia ora indaga sulla vicenda per ricostruire quanto accaduto.

E i motivi per cui si è arrivati al ferimento dei tre che hanno tutti tra i 20 e i 27 anni. La zona, periferia est di Milano. E’ spesso al centro della cronaca a causa delle bande di latinos che si spartiscono il territorio e si rendono protagoniste di aggressioni.

Scappa dai carabinieri a bordo di un monopattino elettrico

Un monopattino elettrico, il mezzo di trasporto che forse più di ogni altro è diventato il simbolo della nuova mobilità dopo il lockdown dovuto all’emergenza Coronavirus.

E’ diventato suo malgrado protagonista di un episodio di cronaca a Bergamo. Che va al di là dei tanti incidenti stradali di quest’ultimo periodo.

Nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 24 agosto, un ragazzo di 27 anni ha infatti scelto il mezzo di trasporto green per cercare di fuggire dai carabinieri.

Carabinieri che lo volevano sottoporre a un controllo dopo averlo visto aggirarsi con fare sospetto in via Lunga.

L’uomo si è rifugiato in casa, ma è stato raggiunto dai carabinieri

Il 27enne, come riportato dal quotidiano “L’Eco di Bergamo”, è raggiunto e bloccato una prima volta dai militari dell’Arma.

Ma ha opposto resistenza ed è riuscito a divincolarsi e rifugiarsi all’interno della sua abitazione, non distante da dove era stato notato dai carabinieri.

A quel punto i militari dell’Arma si sono introdotti nell’abitazione. Dove si trovavano anche la moglie e la figlia di pochi anni del 27enne, e l’hanno perquisita.

In casa hanno trovato il motivo per cui probabilmente il ragazzo era fuggito. Quattro grammi di cocaina e sei di hashish.

Per il 27enne arresto convalidato: disposto l’obbligo di firma

Per il 27enne, un cittadino tunisino, è scattato a quel punto l’arresto con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di droga.

Nell’udienza per direttissima, che si è tenuta questa mattina, l’arresto è convalidato e per il 27enne è stato disposto l’obbligo di firma. Dovrà comparire nuovamente davanti a un giudice il 17 novembre. Fonte Fanpage

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