Milano: neonato abbandonato alla clinica Mangiagalli. Con lui un biglietto
Milano: neonato abbandonato alla clinica Mangiagalli. Con lui un biglietto. È nato da pochissimi giorni ed è stato “lasciato” nel giorno di Pasqua, Domenica 9 Aprile, nella culla per la vita della clinica Mangiagalli di Milano.
Il piccolo Enea, questo sarebbe il suo nome rilevato nel biglietto che era addosso a sé, gode di buona salute, pesa circa 2,6kg. Una lettera firmata proprio dalla madre dove si legge: “ Ciao, mi chiamo Enea. Sono nato in ospedale perché la mia mamma voleva essere sicura che era tutto ok e stare insieme il più possibile”.
Nella lettera, inoltre, la madre avrebbe aggiunto che il piccolo è sano e che gli esami fatti in ospedale, al momento della nascita, sono perfetti ed ha anche scritto di volergli molto bene ma che non poteva occuparsi del piccolo Enea.
Al Policlinico di Milano, al Mangiagalli, la “culla per la vita” è creata appositamente per le madri in difficoltà che non possono crescere i propri figli. Enea è accolto in clinica alle 11:40.
Dal 2007, anno in cui la “culla per la vita” al Mangiagalli è stata attivata, Enea è il terzo bimbo lasciato in essa mentre il primo bambino fu lasciato nel 2012 e il secondo nel 2016.
La “culla per la vita” è un ambiente curato e riscaldato
La “culla per la vita” è un ambiente curato e riscaldato e, nell’immediato, avvisa il personale sanitario, compresi medici e infermieri del reparto di Neonatologia, in maniera tale da prendersi tempestivamente cura del piccolo.
“E’ una cosa che pochi sanno, dice Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano, ma in ospedale si può partorire in anonimato, per la sicurezza della mamma e del bambino. Inoltre esistono le Culle per la Vita.
La nostra si trova all’ingresso della Clinica Mangiagalli e permette di accogliere in totale sicurezza un bimbo che i suoi genitori non possono purtroppo tenere con sé. E’ una decisione drammatica, ma la Culla consente di affidare il piccolo a una struttura dove gli sono garantite cure immediate e che preserva l’assoluto anonimato per i genitori“.
“Occasioni simili sottolineano come il sistema della Culla per la Vita sia fondamentale, conclude Fabio Mosca, direttore della Neonatologia e della Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico di Milano, perché ci permette di accogliere il bimbo e di aiutare la mamma nella sua drammatica scelta, in tutta sicurezza“.
Vanessa Miceli