Milano, rapina, botte e minacce a 18enne sul treno: presi 2 stranieri
Rapinato, picchiato e seguito fin sotto casa per rendere ancora più esplicite le minacce di ritorsioni nel caso in cui avesse deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine. La giovane vittima, un ragazzo di 18 anni, ha deciso comunque di raccontare tutto. Così è stato possibile identificare e arrestare due dei suoi tre aggressori stranieri.
Il fatto
È la notte dello scorso sabato 2 novembre, ed il 18enne viene aggredito da 3 extracomunitari quando ancora si trovava a bordo del convoglio che collega la stazione di piazza Venezia (Milano) a Treviglio. Uno dei malviventi, giunto alle sue spalle, gli strappa il telefono cellulare dalle mani, poi, in compagnia dei due complici, scende alla fermata di Vignate. Il ragazzo reagisce immediatamente alla rapina, tuttavia i tre stranieri, per nulla intimoriti, lo minacciano esplicitamente e lo picchiano. Non paghi, lo pedinano fin sotto casa, intimandogli di non riferire a nessuno quanto accaduto se non avesse voluto subire ulteriori ritorsioni.
La denuncia
Ciò nonostante, i genitori vengono informati dal 18enne della rapina e dell’aggressione, e decidono di rivolgersi ai carabinieri della stazione di Cassano D’Adda. I carabinieri avviano immediatamente le indagini e le ricerche dei tre responsabili. Sono state sufficienti poche ore ai militari per riuscire a rintracciare i rapinatori, colti a ciondolare nei pressi della stazione ferroviaria di Vignate.
I malviventi
Lo straniero in possesso del cellulare del 18enne è riuscito a fuggire ed a far perdere le proprie tracce, al contrario dei due complici, ovvero un senegalese di 33 anni ed un 30enne delle Seychelles. Per loro è arrivata l’accusa di concorso in rapina e lesioni personali. Il giovane aggredito, infatti, è finito al pronto soccorso. Il personale medico ha determinato una prognosi di 4 giorni a causa delle ferite riportate nel pestaggio. Mentre le ricerche dell’ultimo dei malviventi proseguono, i suoi due complici sono finiti nel carcere di San Vittore, dove si trovano a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida. (Fonte Il Giornale)