Milano: sfiorata la strage, 5 persone accoltellate

Redazione
Milano: sfiorata la strage, 5 persone accoltellate
foto repertorio

Milano: sfiorata la strage, 5 persone accoltellate. Poco meno di due ore fa, intorno alle 18,30, cinque persone sono state accoltellate mentre si trovavano al supermercato Carrefour del centro Milano fiori di Assago, alle porte di Milano.

I feriti potrebbero, a tener conto di quanto sta trapelando, essere però di più. Tutti i soccorsi sono sul posto. Alcune delle persone accoltellate sembrerebbero in condizioni molto gravi.

Gravissimo in ospedale uno dei feriti

Sul posto si sono portati prontamente i carabinieri e le forze dell’ordine. Al momento si sa che i feriti hanno 28, 30 e 40 anni, sono tutti uomini. Uno sarebbe gravissimo: è stato chiesto l’intervento dell’elisoccorso.

Si cerca di capire ora la dinamica. Al momento non si esclude nessuna pista investigativa: tra le ipotesi quella che l’uomo ha agito al termine di una lite oppure sia stato il gesto di uno squilibrato.

Preso l’uomo che ha aggredito

Dalle prime informazioni sembrerebbe che l’aggressore sia stato fermato dai militari poco dopo l’aggressione. Sarà ascoltato in caserma: si sa al momento che è un uomo di 46 anni italiano.

Brigadiere carabinieri spara al comandante e si barrica in caserma

Brigadiere carabinieri spara al comandante e si barrica in caserma. Fa fuoco con la propria pistola d’ordinanza contro il comandante della stazione dei militari dell’arma di Asso, in provincia di Como, Doriano Furceri.

Il carabiniere si è poi barricato in caserma. Al momento i due militari sono ancora all’interno dello stabile e non si conoscono le condizioni di salute del comandante ferito. Dalle prime notizie trapelate verserebbe in condizioni gravissime.

Nell’area operativa della Caserma non sono presenti altri carabinieri. Sul posto è presente la locale Arma territoriale e i reparti specializzati per gestire tali situazioni di emergenza. Da quanto si apprende, entrambi i militari sono sposati e hanno rispettivamente tre figli.

Il brigadiere era stato ricoverato presso il reparto di psichiatria dell’Ospedale di San Fermo della Battaglia (Co) poiché affetto da problemi di disagio psicologico e successivamente dimesso e posto in convalescenza per diversi mesi.

Giudicato idoneo al servizio da una Commissione Medico Ospedaliera, era rientrato al lavoro da alcuni giorni e attualmente era in ferie.

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