Minacce di morte a Sigfrido Ranucci: “Volevano pagare per ammazzarti”

Redazione
Minacce di morte a Sigfrido Ranucci: “Volevano pagare per ammazzarti”

Minacce di morte a Sigfrido Ranucci: “Volevano pagare per ammazzarti”. Il conduttore di Report Sigfrido Ranucci minacciato di morte dalla mafia. Nella puntata del programma di Rai 3 andata in onda ieri sera, Ranucci ha ospitato in studio Francesco Pennino, pregiudicato.

L’uomo ha rilasciato alcune rilevanti dichiarazioni sui Madonia, famiglia appartenente ad un clan mafioso di Palermo. Una buona parte della puntata infatti è stata dedicata alla presunta trattativa Stato-mafia, tra  attentati e depistaggi che hanno scosso importanti fatti di cronaca.

Non solo, sono portati allo scoperto vari fatti di cronaca, come la morte dei due magistrati Falcone e Borsellino, che furono fatti saltare in aria, come ha cercato di scoprire Report, con molta probabilità dai servizi segreti deviati.

I Madonia volevano uccidere il conduttore di Report

“Francesco Pennino ci racconta dei particolari che ho tenuto segreti, conservati in un cassetto, ma oggi con questa inchiesta è arrivato il momento di condividerli con voi”, aveva annunciato Ranucci.

Nel corso dell’intervista, andata in onda nella puntata di Report, Francesco Pennino ha confessato al giornalista: “Ti volevano fare del male”. Un episodio risalente al 2010, dopo la pubblicazione del libro “Il Patto” scritto a quattro mani da Sigfrido Ranucci e Nicola Biondo.

“Io cucinavo in carcere in quel periodo, tra l’aprile e l’ottobre del 2010. Beppe Madonia era in infermeria e io gli portavo da mangiare”, ha raccontato. “Hanno detto che volevano pagare per ammazzarti: ‘Sto figlio di pu**ana ci ha inguaiati con sto libro’, dicevano.

Poi da fuori hanno avuto lo stop, gli hanno detto di non fare ‘rumore’ in quel periodo”. Il riferimento è a Matteo Messina Denaro, latitante e personaggio centrale nelle decisioni prese dalla mafia.

“Il patto” di Sigfrido Ranucci e Nicola Biondo

“Il Patto” è un libro reportage scritto a quattro mani da Ranucci e Nicola Biondo che raccoglie diverse testimonianze nell’ambito della trattativa Stato-mafia.

Si parla appunto di “patti”, di arresti, di capimafia, tramite il racconto indiretto di un infiltrato. Racconti scomodi che non sono passati inascoltati dai loro protagonisti.

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