Misterbianco: appuntato scelto Montalto in congedo dopo 38 anni di servizio
Misterbianco: appuntato scelto Montalto in congedo dopo 38 anni di servizio. Il militare, in forza alla tenenza di Misterbianco, ha lasciato il servizio attivo ma nei cuori di colleghi ed amici rimane l’esempio concreto di un ottimo carabiniere: Leale, sincero. Una persona eccezionale.
Un’eternità vissuta sempre con i medesimi ideali di fedeltà e servizio. Un lavoro vissuto come missione. Perché essere carabiniere è molto più che un mestiere. E Marcello Montalto, palermitano doc, questo lo sa bene.
Lo sa per averlo vissuto facendo di quella divisa una seconda pelle. Da pochi giorni Marcello, appuntato scelto qualifica speciale, è andato in congedo. Il coronavirus e le misure assai rigorose non gli hanno consentito neppure di poter festeggiare a dovere.
E ricevere quell’abbraccio collettivo che l’Arma riserva ai suoi figli migliori. Chi conosce Marcello Montalto non esita a definirlo carabiniere vero, leale, sincero. Un uomo capace di ascoltare e comprendere. Una persona eccezionale.
Arruolatosi nel 1982, l’appuntato scelto Montalto ha prestato servizio alla stazione di Militello Val di Catania, per poi passare al nucleo radiomobile di Catania, al nucleo radiomobile di Augusta, ed infine alla stazione di Belpasso ed a Misterbianco.
L’appuntato Montalto una vera istituzione
È qui che ha trascorso ben 22 anni di carriera. Una vera e propria istituzione, in grado di assolvere qualsiasi mansione: dalla pattuglia al servizio all’interno della tenenza. Chi lo conosce, lo descrive in modo eloquente.
Ha sempre avuto eccellenti doti di ascolto, ha compreso le ragioni di tutti, riservando sempre la parola giusta. Marcello Montalto, sposato e padre di due figli, è un punto di riferimento vero, non solo per la sua professionalità, ma anche e soprattutto per quell’umanità che traspare da ogni suo gesto.
Umanità che messa insieme alla divisa dell’Arma, ne fa un esempio davvero concreto di servizio verso il prossimo. Da dieci giorni appena, Marcello Montalto ha riconsegnato pistola e tesserino.
Ha tolto per l’ultima volta gli abiti da carabiniere e li ha riposti per sempre. Ma non ha certo smesso di esserlo. Perché gli alamari stanno cuciti sulla pelle di chi sceglie di servire, per una vita intera, all’interno della Benemerita. E quei valori non andranno mai in congedo.
Vanessa Miceli