Mistero sulla morte ginecologo Sergio Schonauer, sequestrata la salma

Redazione
Mistero sulla morte ginecologo Sergio Schonauer, sequestrata la salma

Mistero sulla morte ginecologo Sergio Schonauer, sequestrata la salma. È giallo sulla morte improvvisa del professor Sergio Schonauer, medico, luminare della ginecologia ed ex direttore del dipartimento di ginecologia dell’azienda ospedaliera dell’Università di Bari.

Dopo una denuncia presentata da alcuni familiari, infatti, i carabinieri si sono presentati al funerale del medico e sequestrata la salma per ordine del giudice che ora potrebbe disporre gli accertamenti del caso per chiarire l’esatta causa di morte di Schonauer.

Il sospetto infatti è che sia ucciso, addirittura svelenato per fare passare il tragico evento come morte naturale. Accuse ovviamente tutte da verificare con esami medico legali che sarà la magistratura a disporre ne caso sussistano i sospetti

Il medico 79enne è morto improvvisamente il 29 gennaio scorso per quello che era sembrato un malore. Il giorno dopo, sabato scorso, a Trani si sono svolti i funerali ma proprio al termine della funzione i militari dell’arma si sono presentati ai parenti.

Ed hanno notificato l’ordine  di sequestro della salma che di fatto ha bloccato il trasferimento del feretro a Foggia dove sarebbe stata eseguita la cremazione del corpo del medico ginecologo dell’Università di Bari Sergio Schonauer.

Una azione cautelare dunque per prendere in carico la salma; ed evitare così che il corpo fosse cremato in attesa di chiarire la sussistenza delle accuse. Il sospetto di chi ha presentato la denuncia è che Schonauer possa avere ingerito sostanze che potrebbero averne causato il decesso.

Ad avanzare il sospetto di avvelenamento è stata la ex moglie del professore che avrebbe messo in luce alcune anomalie sul decesso. Sarà però ora la magistratura a dover verificare se nella denuncia esistano o meno i presupposti per andare avanti negli esami post mortem.

29enne uccisa dall’ex: ha cercato di proteggere il fidanzato, è caccia all’uomo

Si chiama Sonia Di Maggio la donna che è stata uccisa questo pomeriggio nella frazione di Specchia Gallone, a Minervino di Lecce, in Puglia.

Il suo corpo in fin di vita è stato trovato in strada da alcuni passanti che hanno allertato immediatamente i soccorritori. A nulla sono valsi però i tentativi di rianimarla, per lei non c’era ormai più nulla da fare.

Stando alle primissime informazioni trapelate, le forze dell’ordine sarebbero sulle tracce dell’ex compagno della donna considerato il presunto omicida. L’uomo era rientrato nel Salento nelle scorse ore.

La donna ha fatto da scudo al fidanzato

L’allarme è scattato questo pomeriggio. Quando è giunta una chiamata molto preoccupata che chiedeva l’urgente intervento degli uomini del 118 nel piccolo borgo di Specchia Gallone, nel Leccese, che conta poco più di 500 abitanti.

È qui che una giovane donna di 29 anni e originaria di Rimini, Sonia Di Maggio, è trovata riversa in strada, lungo via Pascoli, sanguinante e morente. A nulla è valso, infatti, il tempestivo intervento dei soccorritori.

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