Mondragone: omicidio Anastasia Spiniello, arrestato assassino
Mondragone: omicidio Anastasia Spiniello, arrestato assassino. L’ha raggirata per tre anni, facendola indebitare per decine di migliaia di euro, e, quando lei si sarebbe accorta della disastrosa situazione finanziaria, l’avrebbe colpita alla testa e soffocata con un fazzoletto infilato a forza in gola.
E’ la ricostruzione del retroscena dell’omicidio di Anastasia Spiniello, trovata senza vita nella sua abitazione di Mondragone, in provincia di Caserta, 5 anni fa.
Oggi i carabinieri hanno arrestato l’uomo che la aiutava. E’ un 31enne italiano, rinchiuso in carcere in esecuzione di una ordinanza emessa dal gip di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura della repubblica locale. E’ indagato per omicidio.
La vicenda
Il corpo della donna fu rinvenuto il 18 dicembre 2018 in un appartamento di via Guicciardini. Già dai primi accertamenti era risultato evidente che si era trattato di un omicidio.
Il cadavere presentava una vistosa ferita alla testa, causata con un corpo contundente, e nella sua cavità orale era trovato un fazzoletto, spinto così in profondità da causare la morte.
Le indagini erano affidate alla sezione operativa del Reparto Territoriale di Mondragone dei carabinieri, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
I militari hanno ricostruito le circostanze che avevano portato all’omicidio attraverso l’analisi del contenuto di intercettazioni telefoniche, dei tabulati del traffico telefonico, dei riscontri documentali e delle dichiarazioni rese da alcune persone informate sui fatti.
I sospetti
I sospetti si erano concentrati sull’allora 26enne, che già da anni faceva da factotum all’anziana, comunque autosufficiente, assistendola nei suoi bisogni quotidiani.
Ed è emerso che per tre anni, dal 2015 al 2018, l’uomo aveva raggirato la donna sfruttando la fiducia che aveva conquistato aiutandola, lo stato di solitudine e l’età avanzata.
Dal 2015 al 2018 l’indagato avrebbe fatto stipulare prestiti presso istituti bancari e agenzie finanziarie, oltre a cessioni su rate della pensione, per un ammontare di 20mila euro. La donna si era trovata così sommersa dai debiti e impossibilitata a pagare.
L’omicidio, ritengono gli inquirenti, sarebbe avvenuto quando l’anziana si era resa conto del dissesto finanziario e il movente sarebbe nel tentativo di nascondere quei movimenti di denaro.